La chiusura del Consorzio Universitario di Pomezia comandata dalla giunta guidata dal Sindaco Fabio Fucci ha visto, durante lultimo consiglio comunale, lopposizone compatta nellabbandonare laula al momento della votazione della delibera. Contrario a questo provvedimento anche Luigi Celori, esponente PDL, che ha espresso il suo parere tramite mezzo stampa: “Risanare i conti? Bene. Far emergere le nefandezze degli utlimi anni? Benissimo. Cara maggioranza, noi queste cose le abbiamo sempre denunciate, Ora avete gli strumenti per azzerarle. Ma fatelo bene, non come è successo per gli stipendi dei dirigenti comunali. Non fate i Marchesi del Grillo, ascoltate qualche consiglio gratuito. Correggete il tiro. Altrimenti Pomezia non esce dal buio ma piomba del baratro. Non si può far pagare ai giovani la vergognosa gestione del Selva dei Pini. Lì sono accadute cose innenarrabili, è vero, ma l’università cosa c’entra? Perché chiuderla? Semmai vanno eliminate le regalie, le consulenze, gli sprechi, non certo gli studenti. Per il bene del territorio va rilanciata l’attività didattica e va messo a reddito tutto il resto delle strutture. L’università al Selva dei Pini, infatti, occupa pochissimi spazi. Altrimenti rischiamo, come si dice, di gettare il bambino e l’acqua sporca. L’università è un fiore all’occhiello per Pomezia e la proietta anche oltre i suoi confini. E’ sciocco rinunciarci anche se gli studenti sono solo 200. Lo sforzo, semmai, è far ritornare gli studenti ai quasi duemila che erano iscritti quando i professori provenivano dalla Sapienza”.