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    Scienzasulbalcone, cos’è e come funziona il flash mob che va in scena oggi martedì 24 marzo alle 21

    In questi giorni d’isolamento in molti si stanno dando da fare per sconfiggere la noia, oltre alla paura. C’è che legge come non ha mai fatto, chi corre in giardino, chi guarda film e serie tv e chi immagina come sarebbe fare un’altra vita. In questo caso c’è un nuovo flash mob che può fare al caso vostro, perché dà l’opportunità di assumere un compito molto importante.

    Per chi ha sempre sognato di fare lo scienziato da lunedì 23 a mercoledì 25 marzo alle 21 è arrivata l’opportunità giusta. Nasce infatti il flash mob scienza sul balcone per aiutare a contrastare l’inquinamento luminoso in Italia. Un’iniziativa ideata da Alessandro Farini, Lica Bolletti e Luca Perri, astrofisico e in prima linea per contrastare le bufale scientifiche. Come quella che pochi giorni fa ha divulgato una foto dell’Italia illuminata spacciandola per il risultato del flash mob di telefoni accesi sul balcone.

    Come funziona scienzasulbalcone

    Lo stesso Luca Perri ha spiegato il flash mob scienza sul balcone a Media Inaf: “Abbiamo pensato di chiedere agli italiani di uscire nuovamente sul balcone, ma questa volta per fare un esperimento di citizen science, la scienza fatta con e grazie ai cittadini. L’esperimento si chiama Scienza sul Balcone, e consiste nello scaricare una semplice app gratuita e misurare la luminosità del cielo della vostra zona sfruttando il sensore di luminosità del vostro smartphone. Siccome smontando la bufala della foto degli schermi dei cellulari visti dal satellite sono stato accusato di tradimento della Patria e di aver attentato al senso di unità nazionale, ho deciso di fare ammenda e rimediare”, ha concluso.

    La domanda ora sorge spontanea: come partecipare al flash mob scienzasulbalcone? Semplice, oggi martedì 24 marzo e domani sarà necessario affacciarsi sul balcone di casa con le luci spente, rivolgere lo smartphone verso l’altro e trascrivere il valore indicato. Prima di tutto questo però è necessario scaricare un’applicazione gratuita che misura il livello d’inquinamento luminoso. Un piccolo gesto per aiutare la scienza.