L’Ohio ha rinviato le primarie del Partito democratico in programma oggi a causa dell’emergenza causata dal coronavirus. Lo ha annunciato ieri sera su Twitter il governatore Mike DeWine: “In questo periodo in cui ci troviamo di fronte a una crisi sanitaria pubblica senza precedenti, condurre le elezioni domani costringerebbe gli scrutinatori e gli elettori a esporsi al rischio inaccettabile di contrarre il coronavirus”.
Nei giorni scorsi DeWine aveva chiesto a un tribunale statale di posticipare l’evento, ma dopo il no incassato dal giudice Richard Frye, il governatore ha interpellato Amy Acton, la direttrice sanitaria dell’Ohio, che ha ordinato la chiusura dei seggi per motivi precauzionali. Una scelta dettata anche dal fatto che elettori e volontari dell’Ohio sono principalmente anziani.
In Florida, Arizona ed Illinois le primarie si tengono regolarmente oggi. I funzionari dei tre Stati hanno annunciato di aver fatto abbastanza per assicurare la sicurezza di elettori e volontari. “Le elezioni procederanno in modo sicuro”, ha detto ieri sera Ron De Santis, il governatore della Florida, così come Dug Ducey, governatore dell’Arizona, ha più volte espresso di non voler posticipare le elezioni. Anche in Illinois le primarie andranno avanti, nonostante molti scrutinatori di Chicago, specialmente i più anziani, abbiano deciso di non presentarsi ai seggi. Sono previsti quindi ritardi e malfunzionamenti della macchina organizzativa.
Oltre all’Ohio anche il Kentucky, Georgia e Louisiana hanno rinviato le primarie in programma.
Mario Bonito