Come preannunciato, oggi si è tenuto l’atteso vertice del premier con i presidenti della Regioni, la Protezione Civile, ed i tecnici. Un riunione che già sulla carta si presentava delicata, a causa delle dichiarazioni di Conte nei giorni scorsi, mal digerite dai governatori. Ed infatti il presidente del Consiglio ha esordito subito allungando la mano in segno di pace, precisando “sono stato male interpretato”, assicurando quindi di avere “massima fiducia” nelle Regioni.
Si è quindi aperta la riunione più o meno in serenità fino a quando, un ‘tecnico’ ha mostrato dubbi circa l’idea di dotare tutti gli operatori sanitari (medici di base inclusi) di mascherine. Considerando l’enorme bisogno di tali strumenti di prevenzione soprattutto nelle regioni dove i contagi sono stati registrati, il tecnico si è ed ha domandato se davvero val la pena usarle in tutto il Paese.
“A Roma sminuiscono l’emergenza’
Insomma un ‘detto e non detto’ che ha subito riacceso l’ostracismo dei governatori perché a loro avviso è “come se da Roma stessero sminuendo l’importanza e l’urgenza”. Sono quindi seguiti momenti di tensione con Fontana paonazzo dalla rabbia (Fedriga e Zaia), che ha addirittura chiesto a Conte di mandare via i tecnici.
Dal canto suo Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, assodata l’importanza delle mascherine, ne ha chiesto l‘immediato stop all’export, e la requisizione per metterla a disposizioni delle Regioni: “Una misura necessaria per evitare che fra pochi giorni ci si trovi nella situazione in cui non si trovino mascherine, tute, guanti, cuffie e i dispositivi necessari, soprattutto nelle Regioni più colpite – ha spiegato Bonacini – Materiale che serve in particolare agli operatori sanitari, che stanno facendo un lavoro straordinario. Tema che ho posto al presidente del Consiglio, Conte, che ci ha rassicurati sul fatto che si troverà immediatamente una soluzione positiva su questo“.
Max