Come una montagna russa, ma alla ricerca di stabilità. Il Napoli vive di fiammate, come quella con la Juventus, poi torna con i piedi per terra, come quando è stato battuto dal Bologna. Col Cagliari è riandato su, col Brescia vuole rimanerci senza assecondare il gioco da luna park, che fa e disfa, senza dare tempo di poter riorganizzare le idee.
Per questo la gara con il Brescia fanalino di coda diventa importante per la società azzurra, che con una vittoria nell’anticipo di venerdì alle 20 e 45 darebbe seguito ai tre punti conquistati con il Cagliari e alla rincorsa all’Europa League che ora è diventata l’obiettivo principale del Napoli di Gattuso, impegnato tra una settimana nella delicata sfida in Champions contro il Barcellona.
“Non penso al Barcellona”
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Gattuso però non pensa al Barcellona, o almeno è quello che ha ribadito in conferenza stampa, dove ha assicurato di avere testa solo per la gara con il Brescia di venerdì sera: “Oggi è giovedì, ci sarà tempo per il Barcellona. Domani abbiamo una partita in cui scenderà in campo la squadra migliore. Con le cosiddette piccole abbiamo perso 20 punti. Sarà una partita come quella di Cagliari, contro una squadra avvelenata, e ci sarà da battagliare”.
L’allenatore del Napoli ha parlato anche dei singoli: “E’ tutto ok: si è allenato bene, avevo detto che non portavo rancore. Allan è un giocatore come tutti gli altri, io pretendo il massimo impegno e lui non me l’aveva dato. Ma ci siamo parlati faccia a faccia e ho visto un grande professionista a disposizione della squadra. Milik anche è rientrato, Lozano invece non è al 100%. Koulibaly? Ha ancora un edema e dobbiamo capire quali sono le sue sensazioni. In questo momento abbiamo preferito fermarlo per 7-10 giorni e poi valutiamo come si sente a livello fisico. Le sensazioni le conosce meglio di tutti”, ha concluso Gattuso.
