Contro i provvedimenti antismog adottati nella capitale il Codacons ha inviato oggi una formale diffida alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, in cui si chiede da un lato di adottare misure a tutela degli automobilisti coinvolti nei blocchi della circolazione, dall’altro di fornire la prova dell’attività dell’amministrazione sul fronte della lotta all’inquinamento.
“La mancanza di provvedimenti preventivi per limitare l’inquinamento ha avuto come conseguenza enormi disagi per la collettività alla quale si continuano a chiedere sacrifici in assenza di chiari e concreti interventi volti a combattere il fenomeno dell’inquinamento nella capitale – scrive il Codacons nella diffida – Danni per tutti gli utenti impossibilitati a raggiungere i posti di lavoro senza l’utilizzo del proprio veicolo, ed un evidente danno economico per coloro che, nonostante siano in possesso di veicoli di ultima generazione euro 6, vengono privati della possibilità di utilizzo degli stessi”.
“I sindaci di tutte le città hanno l’obbligo di raggiungere il risultato di non superare il valore limite dell’emissione di materiale di particolato (pm10), pari a 50 µg/m³, più di 35 volte per anno civile, e quindi di attivarsi preventivamente adottando tutte le misure necessarie a prevenire, e non ad intervenire con ordinanze lesive dei diritti della cittadinanza solo a danno ottenuto”.
Per tali motivi il Codacons ha formalmente diffidato la sindaca Virginia Raggi “a garantire l’utilizzo gratuito di tutti i mezzi di trasporto pubblico per tutti i proprietari dei veicoli oggetto dell’ordinanza e impossibilitati all’utilizzo degli stessi con un programma che preveda il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico e le maggiore frequenza sia di quelli di superficie che delle linee metropolitane valutando anche la possibilità di un urgente incontro con la scrivente Associazione al fine di valutare rimborsi ed indennizzi per tutti i danni subiti dagli utenti”.
Il Codacons ha chiesto anche di prendere visione di tutti gli atti e documenti relativi alle attività e misure preventive poste in essere negli ultimi 5 anni dalla Pa per evitare a Roma il superamento dei limiti di pm10.