“Io esamino quello che succede in Italia, il numero dei divorzi è veramente molto elevato tanto che la gente non si sposa neanche più ma preferisce la convivenza. Se io mi sposo con una donna e poi litighiamo nessuno ci fa caso, ma se un parroco nella canonica inizia a litigare con la moglie e a far volare i piatti è chiaro che la comunità se ne accorge. Poi, c’è anche il problema della prole: se fa due o tre figli, almeno una testa di c… la avrebbe. A volte anche tutti. Avere figli che vanno in discoteca, si drogano, bevono e fanno casini per un prete non sarebbe un’agevolazione“.
Con il consueto cinismo, il sarcastico Vittorio Feltri non si è tirato indietro nel commentare la sua posizione rispetto al celibato dei preti. Un tema che, confida il giornalista a quelli di ‘Un Giorno da Pecora’ (Radio 1 Rai), “Non mi riguarda personalmente, ma analizzando il problema non ho potuto evitare di evidenziare i rischi a cui un prete sposato andrebbe incontro. Intanto, chiunque si sposi dopo qualche anno ne ha pieni i c…” Quindi è bene vietare il matrimonio? “No – replica Feltri – ognuno è libero di fare quello che vuole, anche tirarsi le martellate sulle palle. Meglio sposarsi o una martellata? Forse con una martellata uno se la cava…”.
Infine, restando sempre sul tema matrimonio, l’incontenibile giornalista si sente di elargire un consiglio: “Di vivere in solitudine, è la cosa migliore di questo mondo. Io per esempio non solo ho separato le camere da subito, ma poi ho separato i piani e per un lungo periodo ho separato anche le case. Con mia moglie ci vediamo tutte le sere, le voglio bene e c’è un rapporto di affetto che non ho mai avuto con nessun altro. Ma anche dal punto di vista sessuale dopo qualche anno non ne puoi più“.
Max