Sono quelle notizie che davvero lasciano senza parole. Distratti, e spesso più che ‘infastiditi’ nel dover assistere alla ‘scene mute’ dei nostri minori in casa, letteralmente rapiti da smartphone e computer, forse dimentichiamo che purtroppo anche nel nostro Paese vi sono situazioni di enorme degrado dove, al pari degli antichi ‘sciuscià’ (bimbi che pulivano le scarpe in strada ai passanti), ancora oggi molti minori vengono impiegati nella manovalanza per il lavoro nero e, come vedremo, anche pericoloso.
Ha lasciato infatti tutti interdetti la scoperta fatta della polizia di Catania: una sala giochi-rivendita di fuochi d’artificio, gestita addirittura da due fratellini di 9 e 10 anni.
Il blitz non li ha spaventati per nulla, anzi
Appreso che nell’area del popolare quartiere Librino della città siciliana vi era un esercizio abusivo dove giravano anche soldi, gli agenti hanno deciso di andare a dare un’occhiata. Con loro sorpresa hanno avuto modo di vedere i due ‘bambini al lavoro’, per altro in un ambiente igienicamente poco salubre, sito all’interno di alcuni immobili occupati abusivamente. I due servivano al bar, ‘spicciavano’ i soldi e, cosa peggiore, maneggiavano e vendevano pericolosi fuochi d’artificio.
L’irruzione non ha per nulla spaventato i piccoli gestori anzi, uno dei due ha acceso qualche ‘botto’ all’interno e fuori del locale, forse per dare dei segnali precisi. Fatto è che, appena giunti sul posto, gli agenti hanno fermato il padre ed il fratello maggiorenne dei due, e quindi denunciati per sfruttamento del lavoro minorile, invasione di edifici e terreni pubblici, e mancanza della tabella dei giochi proibiti.vendita e cessione di fuochi d’artificio a minori di anni 18.
Max