Una commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio attiva ed animata quella tenutasi nella giornata di martedì e presieduta da Rodolfo Lena. Sono stati ascoltati i lavoratori della casa di cura Ancelle Francescane del Buon Pastore di Roma, che hanno denunciato la riduzione del personale sanitario e il conseguente stravolgimento, da parte della proprietà e della nuova direzione, dei turni di assistenza ai pazienti. La peculiarità architettonica della casa di cura, articolata in più palazzine strutturate su diversi piani, rende a giudizio dei lavoratori di fatto inapplicabili le recenti disposizioni sul rapporto numerico medico/paziente e infermiere/paziente, anche in virtù delle fragilità specifiche dei ricoverati in lungodegenza. È stato segnalato anche il discontinuo ricorso a cooperative o a liberi professionisti, a fronte di una pianta organica giudicata inadeguata. Un ulteriore segnale di malessere è il mancato godimento delle ferie da parte di una fetta consistente del personale sanitario soggetto a turnazione. I lavoratori hanno chiesto alla Commissione di avviare unanalisi sulle condizioni dei pazienti assistiti e sulle prospettive contrattuali dei dipendenti. Il presidente Lena ha annunciato unazione di approfondimento e verifica presso la direzione regionale competente in materia, sulla base delle problematiche esposte e in linea con il rinnovato percorso di accreditamento avviato dalla Regione Lazio e tuttora in corso. A seguire, sono stati ricevuti i rappresentanti regionali dellAssociazione italiana dislessia. È stato affrontato il tema dei disturbi specifici dellapprendimento e del rispetto delle pari opportunità e possibilità nel processo formativo. Secondo lAssociazione, esiste attualmente nel Lazio un mancato riconoscimento tempestivo dei disturbi, a causa di unassenza di screening professionali svolti nei primi anni di scolarità, con il risultato di abbandoni precoci degli studi e mancata integrazione da parte degli studenti che presentano questo tipo di disturbo. I tempi della diagnostica, inoltre, appaiono attualmente troppo lunghi. Il percorso riabilitativo, poi, è stato recentemente reso accidentato dai tagli ai budget del Servizio sanitario. È stato pertanto richiesto alla Commissione un intervento legislativo – sul modello di altre regioni e in recepimento della legge nazionale (la 170 del 2010) – atto a tutelare la popolazione scolastica affetta da disturbi dellapprendimento, stimata in circa 20mila studenti nel solo Lazio. La Commissione ha assicurato un rapido esame del quadro normativo attuale al fine di condividere un testo da adottare a livello regionale in materia.