E’ stato il senatore Tommaso Nannicini (Pd) poco fa, ad annunciare via Twitter che “Al Senato abbiamo appena raccolto la 64esima firma per indire un referendum sul taglio dei parlamentari. Così capiremo se arriveranno a una buona legge elettorale e i correttivi istituzionali che la maggioranza si è impegnata a introdurre. E l’ultima parola spetterà ai cittadini“.
I radicali: “Avremmo preferito la via popolare”
Una notizia subito dopo commentata anche dal segretario radicale Maurizio Turco che, insieme al ‘suo’ tesoriere Irene Testa, hanno tenuto a ribadire che “Grazie al Partito Radicale i parlamentari hanno trovato il coraggio di firmare per indire il referendum. Avremmo preferito la via popolare – e per questo abbiamo depositato il quesito referendario all’indomani dell’approvazione della riforma – e che fossero i rappresentati a chiedere di potersi esprimere su una riforma costituzionale così importante, ma raggiungere le 500.000 firme nel silenzio dell’informazione é un’impresa impossibile. In questi mesi siamo riusciti a fare da collante all’interno delle istituzioni per fare in modo che i parlamentari trovassero il coraggio di percorrere la via parlamentare con 1/5 dei senatori. Adesso, come comitato per il no la nostra priorità è quella di garantire ai cittadini il diritto ad essere informati, diritto fino ad ora violato“.
Salvini: “Sono sempre d’accordo sui referendum”
Intervenendo ai microfoni di Radio Radicale, anche Matteo Salvini ha voluto esprimere il suo plauso in quanto, “Sono d’accordo sui referendum in generale, ho votato quella riforma, ho letto poco fa che sono state raggiunte le firme sufficienti di parlamentari per indire quel referendum. Quando i cittadini confermano o smentiscono una riforma approvata dal Parlamento secondo me è sempre la scelta migliore“.
Max