Non solo non ha fatto altro che ripeterlo più volte ed ovunque negli ultimi giorni ma, concludendo il suo intervento in Senato, Matteo Salvini ha ritenuto di doverlo ripetere anche in chiusura: “Si vergogni”.
Qui però è seguita l’inevitabile bacchettata del presidente del Senato, Elisabetta Casellato, che ripreso il leghista affermando che “Io credo che non si possa dire al presidente del Consiglio in aula ‘si vergogni’. Non è rispettoso. Per esprimere dissenso non c’è bisogno di offendere”
Ovviamente il destinatario è il premier Conte il quale, poco prima, intervenendo sul Mes aveva duramente replicato alle accuse del leader leghista, definendole “accuse gravissime”.
“Qualcuno qui predica bene e razzola male”
“Noi ci aspettiamo, gli italiani si aspettano, risposte dal premier, risposte, soluzioni, non insulti”, ha attaccato subito l’ex ministro dell’Interno prendendo la parola. “Passa una grama vita, dal 20 agosto unica cosa che non è cambiata è suo atteggiamento“, ha proseguito il leader del Carroccio, “dipendenti Alitalia e Ilva sanno che vuol dire avere a che fare con qualcuno che predica bene e razzola male“, e dunque “il trattato va rinegoziato, sono necessarie delle modifiche, ho seguito le richieste dei 5Stelle. Perfetto, io condivido le vostre richieste, ma sui banchi del governo, lì c’è qualcuno che mente. Decidete voi se sta mentendo il presidente Conte o il ministro Gualtieri. Io spero che voi no sarete complici di questa menzogna che ricadrà sulla testa e sui risparmi degli italiani”.
“Volete la Ue come un grande centro commerciale”
“Ecco, guardate chi sta mettendo a rischio i risparmi degli italiani, è seduto lì“, attacca ancora il leghista puntando il dito all’indirizzo del premier Conte, “Qualcuno non la racconta giusta, a occhio sono quelli che non ti guardano in faccia, sono quelli che vanno dagli operai a dirgli che non hanno soluzioni. Ci sono in ballo le fatiche e i risparmi di milioni di italiani. State riducendo l’Europa a un grande centro commerciale, volete fare della Ue un grande centro commerciale, dove ci guadagna chi già ha e ci perde chi non ha. Gli unici matti – ha infine concluso Salvini – sono quelli che stanno distruggendo il sogno che i padri fondatori della Ue volevano lasciare a noi e ai nostri figli“.
Max