“Anche quest’anno abbiamo avuto la riprova che si può fare un gesto di solidarietà in qualunque condizione ci si trovi. Non c’è situazione che possa mortificare il nostro desiderio di bene”. E’ molto più che soddisfatto il presidente della Fondazione Banco Alimentare, Giovanni Bruno il quale, cita un frase del Papa per commentare gli eccellenti obiettivi raggiunti dall’annuale iniziativa benefica: “Fissiamo lo sguardo sull’essenziale che non ha bisogno di tante parole“.
Raccolte complessivamente 8.100 tonnellate di cibo
Già perché, grazie al buon cuore degli italiani, che ieri hanno onorato nel migliore di modi questa 23esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, si è riusciti a ‘radunare‘ qualcosa come 8.100 tonnellate di cibo (pari a circa 16 milioni di pasti), grazie anche alla disponibilità dei circa 13mila supermercati del Paese, coinvolti nell’evento.
Cibo ed alimenti che andranno a rimpinguare gli scaffali delle 7.500 strutture caritative italiane le quali, distribuite lungo tutta la Penisola, raggiungeranno poi le tavole di ben un milione e mezzo di persone. La 23esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare ha commosso anche perché, ad aderire a questa bellissima ‘corsa alla solidarietà’, anche i meno fortunati, che hanno scelto di rinunciare a qualcosa pur di dare una mano.
La sensibilità degli operai e dei meno fortunati
Come ad esempio i carcerati di Opera, che hanno commentato: “Facendo la Colletta ci siamo sentiti uomini, e si sta bene”. In primo piano anche due operai dell’Ilva: Desirèe ed Giuseppe, che hanno affermato soddisfati, l’una: “Lavoro all’Ilva, ma non so quanto durerà. Conosco l’importanza di un gesto, di un aiuto nei momenti più difficili e, anche se ho paura per il mio domani, essere qui ad aiutare per me è un onore” mentre, Giuseppe, ha voluto precisare che “Taranto non è solo Ilva, è molto di più, è il luogo dove ho incontrato persone che mi vogliono bene così per quello che sono e oggi questo bene volevo restituirlo”.
Il cuore dei siciliani: raccolte 447 tonnellate di cibo
Premesso quindi il gran cuore di tutti gli italiani, in particolare è giusto segnalare in primis quello dei siciliani i quali, ha tenuto a sottolineare il presidente del Banco Alimentare della Sicilia Onlus, Pietro Maugeri, “è sempre pronto alla generosità, a dispetto della crisi. Sono contentissimo della dimostrazione di gratuità a cui abbiamo assistito ieri in mille e mille volti festanti che hanno dati vita a un vero spettacolo di carità – ha aggiunto il presidente – Anche i dati confermano il cuore generoso dei siciliani. Quest’anno abbiamo raccolto più di 447 tonnellate di cibo registrando, in Sicilia, un incremento del +0,3% rispetto al 2018. Ma ci sono state alcune province, come Catania e Palermo, nelle quali le percentuali raccolte sono molto molto più alte. Forse per la presenza di nuove catene nella grande distribuzione – continua Maugeri – o forse, ed è a questo che vogliamo credere con tutto il cuore, perché le persone stanno imparando a conoscerci di più e starci più vicino grazie ai social e alla stampa. Ieri ho visto che tantissimi, per non dire quasi tutti, hanno donato qualcosa sacrificando la loro spesa. E questa, per me, è stata una vera emozione”. Davvero commovente…
Max