Novità, forse alla ricerca di svolte decise per il caso di Emanuela Orlandi a Quarto Grado: gli sviluppi del caso promettono di regalare una serata all’insegna delle emozioni forti in prima serata oggi su Rete 4. Ma che cosa sta accadendo?
Cosa è emerso intorno al noto caso di Emanuela Orlandi? Di che cosa si parlerà in particolare su Rete 4 stasera a Quarto Grado? Ecco cosa è possibile rivelare sul tema, sul caso e sugli sviluppi di uno dei più controversi casi italiani.
Quarto Grado, Emanuela Orlandi, telefonata anonima in Vaticano: chi è l’americano, nuovi sviluppi, spoiler programma, indagini
Al centro del’attenzione il giallo della telefonata anonima in Vaticano, e un grosso, grossissimo dubbi: a chi appartiene la voce dell’”americano”?
Emanuela Orlandi, torna in prima linea su Quarto Grado. Nella nuova puntata di Quarto Grado, in onda stasera su Rete 4, tutto verte sul caso, mai sopito, della misteriosa sparizione di Emanuela Orlandi.
La giovane, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, sparì a 15 anni in quelle che a tutt’oggi sono circostanze ignote.
Tutto inizia il 22 giugno 1983. Dopo oltre 36 anni non solo non si hanno riscontri circa quel che è capitato alla ragazza, ma moltissime delle domande che i suoi familiari, a partire dal fratello Pietro, sono ancora senza una risposta.
Tra sospetti, indagini, accuse, depistaggi e dubbi coinvolgimenti esterni, è ad oggi uno dei casi di cronaca nera più turbolento e controverso della storia italiana.
Ecco perchè la trasmissione di Siria Magri ha comunicato di avere elementi nell’ambito di questo caso che potrebbero far emergere pezzi di puzzle inediti per provare a fare un pò più di chiarezza sulla sparizione. Di cosa si tratta?
In particolare, tra le altre cose, dell’audio di una telefonata di rivendicazione. Di chi è la voce? Cerca risposte la famiglia di Emanuela Orlandi e chissà che nuovi riscontri non arrivino proprio dalla puntata di questa sera.
aggiornamento ore 9,31
Quarto Grado, Emanuela Orlandi, la telefonata misteriosa in Vaticano
Il dato è questo: più o meno due ore dopo la misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, che apparve in pubblico per l’ultima volta alle 19 del 22 giugno di 36 anni fa, giunse la prima telefonata sul rapimento.
“Ecco perché faremo un’istanza formale all’autorità giudiziaria vaticana” affinché venga fatta una verifica. Lo aveva detto, giorni fa, all’AdnKronos l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi.
Il tema della telefonata giunta alla Sala stampa Vaticana dopo le 20 della sera della Orlandi, la 15enne cittadina vaticana, poi resa nota da monsignor Carlo Maria Viganò è di importanza cruciale.
All’epoca il religioso lavorava nella segreteria di Stato Vaticana. Dopo l’intervista l’avvocato degli Orlandi ha ammesso di aver avuto un incontro con Viganò un anno fa. Nel corso del colloquio il religioso “mi riferì esattamente quello che oggi è stato reso pubblico”.
Si parla, nello specifico delle dichiarazioni dell’ex Nunzio in base alle quali la Santa Sede potrebbe conservare documenti sulla scomparsa di Emanuela Orlandi tra cui il testo di una presunta telefonata che sarebbe arrivata in Vaticano la sera della scomparsa.
Viganò, riferiscono altre fonti come il Corriere della Sera, avrebbe fornito nomi e cognomi ma anche luoghi e sue idee personali. Tra i personaggi emersi ci sarebbe il fantomatico “americano”. Di chi si tratta?
In pratica dell’uomo che telefonava, o avrebbe telefonato, in Vaticano con l’intento di aprire una trattativa con l’allora Segretario di Stato, il cardinale Agostino Casaroli, che era in Polonia per un viaggio.
“Erano circa le 20, o forse più tardi, quando ricevetti una telefonata da padre Romeo Panciroli, allora direttore della sala stampa vaticana, il quale mi annunciò che era giunta, appunto alla sala stampa, una telefonata anonima che annunciava che Emanuela Orlandi era stata rapita. Padre Panciroli mi disse che mi avrebbe inviato immediatamente via fax un testo con il contenuto della telefonata”, avrebbe rivelato l’ex Nunzio. Per il quale quel testo “deve essere nell’archivio della segreteria di Stato e non so se fu mai dato agli inquirenti italiani”.
aggiornamento ore 12.47
Quarto Grado, Emanuela Orlandi, istanza formale autorità giudiziarie vaticane: cosa significa, che succede, svolta indagini stasera in TV su Rete4
In base, dunque, alle recenti rivelazioni, l’avvocato della famiglia di Emanuela Orlandi ha chiarito i termini del’incontro e come procederà all’AdnKronos. In particolare ha spiegato di aver incontrato Viganò e poi “le autorità vaticane per chiedere di fare una verifica circa la telefonata di quella sera, perché reputo sia determinante valutarne l’esistenza”.
A suo dire, infatti, questo implicherebbe che “la Santa Sede era considerata l’interlocutore per una trattativa e non la famiglia Orlandi”. Ad ogni modo però, l’avvocato da allora non ha mai ottenuto ulteriori riscontri dal Vaticano. Ecco dunque il perchè della decisione.
Ovvero quella di procedere a un’istanza formale alle autorità giudiziarie vaticane. Questo alla luce del fatto, sempre secondo quello che avrebbe detto Viganò, nel testo della presunta telefonata “si affermava che Emanuela Orlandi era detenuta da loro e che la sua liberazione era collegata a una richiesta, il cui adempimento non necessariamente dipendeva dalla volontà della Santa Sede. Si trattava di un messaggio formulato in termini precisi e ben costruito. Esso è indubbiamente reperibile nell’archivio della segreteria di Stato”.
Lo stesso religioso a quanto pare, poi, divenne il destinatario di alcune telefonate dell’ “americano”. Pare si trattasse di telefonate in lingua italiana, sebbene Viganò ritenesse fossero con una chiara pronuncia maltese.
aggiornamento ore 16,49