Nel quadro della intensificazione dei servizi di vigilanza, disposta dal Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Lazio in occasione delle giornate di esodo estivo, caratterizzate da una maggiore presenza di viaggiatori e turisti nelle principali stazioni capitoline, il personale dellUfficio Polfer di Roma Termini ha proceduto, nella prima mattinata di ieri 2 agosto, al Fermo di P.G. nei confronti di un ventenne cittadino tunisino. Il giovane si era reso protagonista, lo scorso 17 maggio, di una rapina perpetrata in danno di un cittadino bengalese, che presta lavoro come aiuto cuoco di un bar ristorante della vicina via Giolitti, a cui aveva strappato una collana doro con ciondolo che portava al collo, dopo averlo malmenato con laiuto di un complice. Sulla base della descrizione fornita allora dalla vittima, gli agenti polfer riuscivano a rintracciare nella piazza dei Cinquecento, verso le 03,00 di ieri, uno dei probabili autori della rapina che poi, in sede di individuazione fotografica, veniva riconosciuto senza alcun dubbio dalla vittima quale autore della rapina subita nel mese di maggio. Nel pomeriggio della stessa giornata, altresì, il personale della squadra di P.G. ha proceduto al Fermo di P.G. nei confronti di due cittadini di nazionalità algerina colpevoli, in concorso tra loro, di furto pluriaggravato di una borsa compiuto il 31 luglio scorso in danno di una viaggiatrice straniera nei pressi del deposito bagagli della stazione Termini. Lesame delle immagini riprese dalle telecamere poste nelle vicinanze del deposito, subito dopo lavvenuto furto, ha consentito di rilevare due persone, ferme presso una rampa di accesso che conduce a magazzini interdetti al pubblico, impegnate a svuotare una borsa di alcuni oggetti e denaro contante per poi infilarli nelle proprie tasche. La visione di tali immagini consentiva agli operatori di polizia, nel pomeriggio del 2 agosto, di individuare i due soggetti allinterno della stazione Termini mentre stavano salendo a bordo di un treno diretto a Fiumicino. Sottoposti a Fermo, i due algerini, che annoverano diversi precedenti per reati della stessa indole, venivano subito condotti in ufficio per i rilievi foto dattiloscopici e quindi associati presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dellA.G. competente.