E’ quasi paradossale: più si continua a denunciare l’indegno fenomeno della violenza sulle donne, e più aumentano i femminicidi. Un trend raccapricciante, confermato anche dal Rapporto Eures 2019 su ‘Femminicidio e violenza di genere in Italia’, dove si legge che nel solo 2018 il fenomeno è addirittura cresciuto dello 0,7%. La cosa ancora più inquietante è che delle 142 sfortunate, ben 119 hanno trovato la morte fra le mura domestiche. Diverse e comunque ‘folli’ le motivazioni dalle quali scaturisce tale barbarie tuttavia, è ovviamente la gelosia – ed il ‘possesso’ – a tenere banco (32,8%).
Aumentano gli omicidi e, parallelamente, anche la violenza sessuale (+5,4%), seguita dall’odioso stalking (+4,4%), e dagli odiosi maltrattamenti in famiglia (+11,7%), che spesso, per giunta si consumano davanti a figli minori.
Sebbene manchi ancora un mese alla fine dell’anno, ad oggi, nel 2019 sono già 94 le donne uccise, nella maggior parte dei casi in ambito affettivo/familiare.
Negli ultimi 20 anni ben 3.230 vittime
Complessivamente, negli ultimi 20 anni ‘la mattanza’ ha contato ben 3.230 vittime, 2.355 delle quali uccise nell’ambito familiare, e 1.564 per mano di ex. In tal senso l’anno peggiore è stato sicuramente il 2018, con l’85,1% degli omicidi aventi vittime femminili. Un trend che ha interessato anche la tragica conseguenza di eventi criminali, con 17 vittime contro le 15 del 2017. La maggior parte delle done uccise erano in maggioranza mogli, compagne, conviventi ed ex. In calo gli omicidio di madri (14), e sorelle (3), mentre salgono quelli a danno delle figlie (13).
Sale anche la soglia di età delle vittime, con 48 ultra 64enni uccise nel 2018 (il 33,8% delle vittime totali), 41 delle quali morte a seguito di diverbi di carattere familiare. Un dato indicativo, perché cela le grandi difficoltà – e fragilità – che spesso vengono alimentate da stati di disagio, malattia, disabilità che, in determinate circostanze, costituiscono un’inquietante incidenza. Infine, c’è anche da tener conto che nell’ambito di questa impietosa ‘statistica’, figurano anche ‘donne straniere’ le quali, concorrono nella casistica dei femminicidi con 35 morti, 29 delle quali – anche qui – maturate in ambito familiare.
Il Nord terreno di grandi ‘lutti in casa’
Ma c’è di più, il Rapporto Eures 2019, ha anche ‘mappato’ l’incidenza dei femminicidi avvenuti nel 2018, rivelando che la maggior parte si sono consumati al Nord (che ‘vanta’ il 45% su dato nazionale) con 66 morti – 56 in famiglia – seguito dal Sud (35,2% su dato nazionale) con 50 casi (42 in famiglia) e, infine, al Centro (18,3% dato nazionale) con 26 morti (21 in famiglia).
Nello specifico, sul piano regionale, ‘guida’ questo lugubre elenco la Lombardia (20 donne uccise), segue poi la Campania (19), quindi il Piemonte (13), ed infine il Lazio (12).
Per quel che riguarda invece le province, sia Caserta che Roma sempre nel 2018 hanno registrato 9 vittime femminili, mentre Monza Brianza 7. Segue Milano con 4.
Max