“Sono estremamente soddisfatta del fatto che il Giudice Bonagalvagno abbia ritenuto di astenersi accogliendo la nostra istanza. Ringrazio il mio e gli altri avvocati che hanno ritenuto opportuno doverla fare. Avevano ragione”, così Ilaria Cucchi ha commentato sul suo profilo Fb la decisione del giudice Federico Bonagalvagno il quale, aprendo l’udienza ha ritenuto di dover comunicare i motivi della sua astensione. Il giudice in questione è infatti un ex carabiniere in congedo, in ottimi rapporti con gli alti ufficiali dell’Arma. Un atto doveroso quello del giudice, ai fini di uno svolgimento sereno del processo, incentrato sui presunti depistaggi (per l’appunto ad opera dei carabinieri), seguiti alla morte di Stefano Cucchi. Con la rinuncia di Bonagalvagno sarà il giudice Giulia Cavallone a presiedere questo nuovo processo.
Sette carabinieri ed un generale tra gli imputati
Una richiesta di astensione, quella formulata dall’avvocato della famiglia Cucchi che, come dicevamo, era fondamentale perché tra gli imputati figurano ben 7 carabinieri, ed il generale Alessandro Casarsa (come ex comandante del Gruppo Roma).
Alla luce di gravi accuse di vario titolo (parliamo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia), dopo il ministero della Difesa, quello dell’Interno, l’Arma dei Carabinieri, ora anche il ministero della Giustizia ha deciso di costituirsi parte civile nel processo.
Max