Da settimane, anzi da mesi, sentiamo parlare dele cosiddette truffe on line. Di recente, è stata colpita anche PayPal. Ma che cosa sono queste truffe e perchè, a quanto sembra, si stanno facendo così pericolose?
ll vero segreto della pericolosità di queste nuove truffe ha un nome chiaro e tondo: phishing. Ma che cosa è in effetti il phishing e come funziona? Come si può evitare di finire nella trappola del phishing? Ecco cosa c’è da sapere.
Phishing, cos’è la nuova tecnica di frode e truffa online che svuota i conti bancari e ruba i dati sensili. Ecco come evitarla
Si tratta di gravi e pericolose truffe e frodi on line che sfruttano la poca esperienza degli utenti. Sono truffe che adesso hanno colpito anche i clienti del servizio di PayPal. La tecnica utilizzata come detto è quella del phishing e sta diventando ogni giorno più pericolosa. Ecco come funziona e come evitarla.
Quello che succede è questo: i cyber hacker inviano delle email, che mirano a rubare il denaro agli utenti. La tecnica del phishing consiste appunto nel far circolare delle email che suggeriscono ai clienti di immettere i propri dati, e in questo modo, chi ci casca rischia di vedersi depredati tutti i risparmi. Oltre che perdere la privacy dei propri dati personali.
Sono molte le persone utenti di grandi banche (Unicredit, Sanpaolo e BNL) cadute nel mirino hacker. Stessa cosa per Poste Italiane. Il phishing non viaggia solo mezzo mail ma anche via SMS e in questo caso si chiama smishing.
Giungono, in pratica, dei messaggi di allarme: “Il tuo conto è stato bloccato. Clicca qui per sbloccare la carta”. Arrivano sulla casella di posta elettronica e invitano i clienti a cliccare sul link entro 24 ore per sbloccare il conto, così da non rischiare la perdita di tutti i soldi contenuti all’interno. Sembra semplice riuscire a evitare la frode ma così non è perchè i messaggi sembrano molto credibili.
Il consiglio è di non dare mai a nessuno i dati del conto corrente, e di cancellare questi messaggi. Di norma, le grandi aziende non comunicano tramite questi sistemi e non chiedono notizie su dati che già dispongono. Di conseguenza, nel caso riceviate messaggi del genere, occorre rivolgersi alla propria banca per chiarimenti e, solo in un secondo momento, in caso di conferma, denunciare alla Polizia Postale.