Sono passati trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, e oggi non solo in Germania si assiste a una serie di celebrazioni con discorsi e musica a tutto tondo.
Risuonano, in particolare, alcune parole piuttosto nette e chiare sul tema. Dalla Merkel che dice ‘Troppe le vittime del comunismo’ a Steinmeier: ‘uniti grazie alla voglia libertà dei Paesi dell’Est.
30 anni fa la caduta del Muro di Berlino: oggi celebrazioni, ricordi e commenti
Presso il palazzo presidenziale Bellevue i capi di Stato di Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia, si sono tenute delle celebrazioni per il trentennale della caduta del Muro.
Ci sarà spettacolo, musica, immagini ma anche momenti di grande amarcord. I presidenti dei Paesi dell’allora blocco comunista che svanì dopo la barriera di Berlino, saranno in visita presso il Memoriale del Muro che conserva elementi di confine e dove si terrà il discorso del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e una commemorazione con la cancelliera Angela Merkel nella Cappella della riconciliazione.
“Senza la voglia di libertà dei polacchi, degli ungheresi, dei cechi e degli slovacchi, la rivoluzione pacifica nell’Europa dell’est e l’unità tedesca non sarebbero state possibili”. Con queste parole si è espresso il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier nelle cerimonie per i 30 anni della caduta del Muro di Berlino come mostrato dall’emittente Phoenix.
“E’ stata senza dubbio una grande prestazione storica” grazie alle quale “oggi possiamo dire che, per fortuna, in Europa siamo uniti”, ha concluso.
“Il 9 novembre è un giorno fatidico della storia tedesca”. Oltre alla caduta del Muro, “oggi ricordiamo anche le vittime dei pogrom di novembre dell’anno 1938”, “i crimini che furono perpetrati nella notte tra il 9 e il 10 novembre” ai danni “di persone ebree e quello che seguì fu il crimine contro l’umanità e il crollo della civiltà rappresentato dalla Shoa”: queste invece le parole della cancelliera Angela Merkel alle commemorazione per i 30 anni della caduta del Muro di Berlino.
“Troppe persone furono vittima della dittatura della Sed”, il partito comunista della Ddr, e “non le dimenticheremo mai”, ha continuato la cancelliera. “Ricordo le persone che furono uccise su questo Muro perché cercavano la libertà” e “i 75 mila esseri umani che furono incarcerati per ‘fuga dalla Repubblica’”, ha aggiunto la cancelliera parlando nella Cappella della riconciliazione.