“Con ventimila posti di lavoro a rischio, Balotelli è l’ultima delle mie preoccupazioni“.
Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa al Senato, rispondendo a una domanda sui cori razzisti indirizzati a Mario Balotelli durante la partita di Serie A Verona-Brescia.
“Razzismo e antisemitismo vanno condannati senza se e senza ma. Con ventimila posti di lavoro a rischio, Balotelli è l’ultima delle mie preoccupazioni: un operaio dell’Ilva vale più che dieci Balotelli, non abbiamo bisogno di fenomeni“.
Nel corso di una conferenza stampa in corso a Palazzo Madama, qualcuno prova ‘ad istigare’ l’ex ministro dell’Interno ma, con le gravi notizie che giungono da Taranto, Salvini spiega a chiare lettere che ora è questo l’argomento sul quale discutere, e con urgenza.
“I gruppi della Lega chiederanno che non comincino i lavori se il governo non verrà a riferire in Aula – commenta a proposito dell’Ilva il leader del Carroccio – non permetteremo che comincino i lavori in Aula. Educatamente e rispettosamente in apertura dei lavori chiederemo con determinazione che il governo venga a riferire sulla situazione Ilva. Se veramente salteranno questi posti di lavoro un governo con un minimo di dignità residua si dimetterebbe“.
“Un Paese industriale senza acciaio è morto”
D’altra parte, osserva ancora Salvini, “Non è pensabile l’Italia senza acciaio, un Paese industriale senza acciaio è morto. Abbiamo al governo degli incapaci che senza accorgersene mettono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro. La vicenda Ilva è drammatica, in un Paese normale un presidente del Consiglio sarebbe già domani a riferire nelle Aule parlamentari. Non vogliamo che il Paese abbia sulla coscienza decine di migliaia di lavoratori. L’emendamento soppressivo dello scudo penale per ArcelorMittal – denuncia ancora il leghista – è a firma M5S, votato da Pd, Italia Viva e Leu. Chi lo ha votato dovrebbe avere il coraggio di andare a Taranto stasera a spiegarlo”.
Max