Roma Capitale non approverà mai un bilancio di Ama Spa che sia redatto in maniera non corretta e contenga valutazioni di trattamento contabile già in precedenza non avallate dal Comune. È quanto rende noto il Campidoglio in merito a notizie di stampa.
Si precisa che Roma Capitale, nella sua veste di socio unico di Ama Spa ed ente pubblico, persegue il solo e ineludibile interesse di tutelare il corretto uso del danaro della collettività, di cui la trasparenza, integrità e logicità nella redazione dei bilanci sono il presupposto fondamentale.
Roma Capitale, in omaggio al principio di legalità e di correttezza contabile, non accoglierà valutazioni contabili contenute nella proposta di bilancio, presentata dalla società, che non rispondano a siffatti principi.
Si fa riferimento, in particolare, ai 18 milioni di euro derivanti dai servizi cimiteriali: sono soldi dei cittadini romani che Ama aveva incassato in più rispetto alla somma prevista nel contratto di servizio con il Comune, senza alcuna giustificazione. Soldi che dovevano essere restituiti ai cittadini e quindi ritornare nelle casse del Comune per poter essere gestiti nell’interesse pubblico, così come Ama aveva riconosciuto nel 2017 riversandoli all’Amministrazione. Non risulta dunque alcun credito che possa essere vantato da Ama su tale somma.
Roma Capitale ricorda inoltre che Ama Spa è una società a partecipazione pubblica operante secondo le norme generali di diritto privato (ai sensi del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica): la sua mission, e quindi la principale sua preoccupazione specie in situazioni di difficoltà contingente, è quella di svolgere al meglio il servizio di pulizia e raccolta dei rifiuti a favore esclusivo della collettività, improntando la propria azione ai principi di leale collaborazione con il socio.