“Sentire finalmente i tedeschi parlare di flessibilità, di revisione dei vincoli di bilancio e di nuove leggi sull’immigrazione, mentre sei anni fa tutto sembrava intoccabile, mi sembra un passo avanti. Continuiamo a credere che l’Europa debba cambiare”, un concetto indiscutibilmente ‘populista’, che spinge Matteo Salvini a ‘spingere sull’acceleratore’: “‘populista’ è un complimento perché significa essere vicini alle persone. Qualcuno continua a sostenere che i partiti populisti stanno arretrando? Io penso invece al contrario: che movimenti come la Lega cresceranno. In alcuni paesi dove non c’erano, penso alla Repubblica Ceca, ad alcuni paesi del Nord Europa, come la Finlandia, la Germania stessa, dovranno maturare… siamo movimenti diversi, con origini e storie diverse. La Lega, ad esempio, è diversa dal Front national, ma abbiamo il progetto comune di cambiare le regole europee”.
Intervistato da ‘Le Point’, noto magazine francese, l’ex ministro dell’Interno ribadisce il suo ‘europensiero’: “Sono determinato a cambiare le regole europee, senza distruggere nulla, e a mettere in primo piano le questioni del lavoro, della salute e della sicurezza. Oggi – aggiunge sempre a proposito dell’Europa – vedo una distinzione tra coloro che dipendono dalle scelte altrui, e coloro che mettono al primo posto l’interesse nazionale. Non critico il Pd perché è di sinistra, ma perché dipende dalle volontà di Bruxelles, mentre per la Lega l’interesse italiano è la priorità”.
Max
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