Svolta clamorosa nell’ambito della Multiservizi e del caos romano che, tra le altre cose, è venuto fuori a fronte degli approfondimenti giornalisti della trasmissione Le Iene, andata in onda in due diverse tranches in questi giorni.
Maurizio Raponi, presidente di Roma Multiservizi, è stato infatti iscritto sul registro degli indagati dalla procura di Roma con l’accusa di truffa e frode nelle pubbliche forniture.
Ma che cosa è successo esattamente? E chi è Maurizio Raponi? Come è nata tutta questa clamorosa vicenda? Ecco cosa sappiamo sulla questione, cosa è emerso dalle indagini e quel che è possibile conoscere in merito alla figura di Maurizio Raponi.
Chi è Maurizio Raponi, presidente Roma Multiservizi: età, carriera, accuse truffa e frode, Multiservizi, commenti dei politici
Dunque il dato è eloquente: Maurizio Raponi, presidente di Roma Multiservizi, è stato iscritto su registro indagati procura di Roma: accusa di frode e truffa nelle pubbliche forniture. Accuse pesanti gravi, sulle quali si è già iniziato a discutere tantissimo.
Tutto nasce, nei fatti, dalla mancata raccolta dei rifiuti a Roma, questione che è stata (ri) sollevata dai recenti servizi giornalistici. Una vicenda che ha portato Raponi, presidente di Multiservizi, ad essere messo sotto indagine.
L’inchiesta è concernente la mancata raccolta dell’immondizia derivante dalle attività commerciali da parte della società appaltatrice. Lo scalpore mediatico della vicenda ha avuto naturalmente una immediata enorme eco.
Ma chi è Maurizio Raponi? Ecco cosa si sa su di lui. Il Presidente di Roma Multiservizi, iscritto sul registro degli indagati dalla procura di Roma con l’accusa di truffa e frode nelle pubbliche forniture, viene messo sotto le lente di ingrandimento della giustizia a fronte delle indagini di Paolo Ielo e dal pm Rosalia Affinito.
L’inchiesta, avviata a settembre appunto dall’aggiunto Paolo Ielo e dal pm Rosalia Affinito, si concentra giust’appunto sulla mancata raccolta dei rifiuti derivanti dalle attività commerciali da parte della società.
Il presidente della Multiservizi Maurizio Raponi è nato a Sezze in provincia di Latina il 18 Aprile 1953. E’, appunto, Presidente del Consiglio di Amministrazione nominato con Delibera dell’Assemblea dei Soci in data 9 Ottobre 2018 fino all’approvazione del bilancio 2019.
Aggiornamento ore 00,18
L’accusa di cui deve rispondere è quella di truffa e frode nelle pubbliche forniture. Questi i reati che i pm di Roma contestano e Maurizio Raponi, presidente di Roma Multiservizi, è dunque il tassello attualmente focale della indagine partita a settembre e relativa alla mancata raccolta dei rifiuti derivanti dalle attività commerciali da parte della società appaltatrice.
In base a quanto emerge il Nad della polizia locale oggi ha acquisito il video mandato in onda nel corso della trasmissione ‘Le Iene’.
Su cosa, nel concreto, verte la denuncia? La raccolta avviene nelle ore notturne, quando gli esercizi commerciali sono chiusi, e ciò rende impossibile raccogliere la differenziata. Nonostante ciò, strisciando con il palmare dell’azienda un codice a barre presente all’esterno dell’utenza, risulta che la spazzatura è stata raccolta regolarmente.
aggiornamento ore 4,10
“Le Iene” oltre che sul presidente della Multiservizi, puntano il dito contro la sindaca Virginia Raggi che, secondo loro, “sapeva perfettamente di questo disservizio dilagante, che sembrerebbe una truffa, da più o meno un mese. Il consigliere comunale (della lista civica di opposizione Marchini Alessandro Onorato, che ha anche un ristorante a Largo Argentina, ha raccontato di avere informato il primo cittadino di Roma della grave situazione riguardante la mancata raccolta dei rifiuti in Campidoglio durante gli incontri istituzionali tra la sindaca Virginia Raggi e i capigruppo dell’opposizione lo scorso 4 settembre”.
Ma è giunta la replica del Campidoglio: “Rispetto alla segnalazione specifica del consigliere comunale Alessandro Onorato, riportata da Le Iene, si sottolinea che la Sindaca Raggi, come peraltro ha ribadito lei stessa all’inviato Filippo Roma, fosse a conoscenza di presunte anomalie relative alla raccolta delle utenze non domestiche ma non dei casi specifici riportati nei video della trasmissione televisiva”.
Non finisce qui. “Raggi – continua il Comune – ha chiesto ripetutamente ad Ama di predisporre report sul servizio di raccolta delle utenze non domestiche in seguito ad alcune segnalazioni di anomalie. Alle sollecitazioni della sindaca Ama ha sempre risposto con rassicurazioni”.
aggiornamento ore 7,41