“Nessuna scusa”. Lo ha urlato Inzaghi nella conferenza post-partita e lo ha confermato Acerbi in un post su instagram. La Lazio non può più appigliarsi a nessun alibi, è già scaduto il tempo delle attenuanti. È stato promesso un cambio di rotta nonostante la rosa quasi immutata rispetto allo scorso anno, l’avvio sembrava aver dato ragione alla società, ma la sconfitta contro la Spal ha rimesso tutto in gioco.
Vecchi vizi tornati a galla contro la squadra che nella passata stagione ha messo la parola fine all’affannosa rincorsa ad un posto Champions. Pochi mesi fa la squadra di Inzaghi era reduce dalla vittoria contro l’Inter e arrivava a Ferrara da assoluta favorita. Il seguito mostra che i pronostici avevano torto: Immobile e compagni furono battuti e dissero addio al sogno Champions.
Lazio, con la Spal gli errori di sempre
Stesso copione un anno più tardi: Lazio favorita, sconfitta meritata. Gli Inzaghi boys hanno sprintato nel primo tempo per poi arenarsi nella ripresa sull’illusione di una vittoria ormai acciuffata. L’errore di sempre insomma. La Lazio non sa chiudere le partite, non ci riesce. Quando può giochicchia col pallone, si specchia e non affonda.
È successo anche contro la Spal, quando dopo il primo gol sono arrivate occasioni in serie per mettere al sicuro il risultato. Al limite dell’aria si sono viste però veroniche, uno-due, scambi preziosi ma poco funzionali. Nemmeno una botta verso il portiere avversario. Bella ma poco efficace, è apparsa così la Lazio in versione 2018/19. Perché gli errori sono sempre gli stessi, strutturali e immutati. Ora però non è più tempo di scuse: urge un cambio di rotta per puntare alla Champions, obiettivo dichiarato e raggiungibile.