“Il mio voto contrario? Un’invocazione a ragionare. Ma, sennò, così è un boomerang”. Lo ha detto Matteo Richetti, il senatore del Pd rimasto unico a votare contro all’idea di dare il via libera a Zingaretti per la trattativa con il Movimento 5 Stelle.
“Io non ero e non sono pregiudizialmente contro, come Calenda, all’idea di sedersi a ragionare nell’interesse del Paese con chi ha ridotto il Paese in questo stato. Però accidenti: un conto è un governo di altissimo profilo politico, con le più alte competenze. Altro è dover subire un veto dietro l’altro da Di Maio”.
Matteo Richetti in direzione Pd è stato l’unico in più di 300 votanti a mostrarsi contrario al Conte bis. “Ho semplicemente provato a ricordare che se questo governo non è all’altezza delle sfide che abbiamo davanti, si rischia di fare un’operazione molto pericolosa”.