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Morbillo, ancora troppi casi in Ue

Purtroppo è una malattia ancora – troppopresente nei paesi europei, per quanto se ne parli sempre troppo poco. Come hanno tenuto infatti a ‘rilanciare’ in questi giorni gli esperti: “il morbillo continua a diffondersi in tutta Europa perché la copertura vaccinale in molti paesi non è ottimale“.
Ricordiamo infatti che, per essere risolutiva, la copertura vaccinale (composta da due dosi), dovrebbe riguardare almeno il 95% della popolazione, ma non è affatto così. Come avverte infatti l’Oms-Unicef, oggi a poter garantire sul loro territorio una copertura ottimale contro il morbillo, in Europa sono soltanto Ungheria, Portogallo, Slovacchia e Svezia.
Un recente studio condotto capillarmente dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), relativi alla rosolia ed al morbillo nell’area Ue, ha rivelato che, dal 1 luglio del 2018 al 30 giugno del 2019, sono stati complessivamente registrati ben 13.102 casi di morbillo, di questi confermati 10.129 (parliamo del 77%).

La Francia sta peggio di noi

A guidare la triste classifica con i maggior contagi troviamo la Francia – con 2.367 casi – seguita dall‘Italia – 1.831 – la Romania – 1.628 – e la Polonia – 1.445 -.
Tuttavia la situazione, sebbene molo lentamente – sembrerebbe destinata ad una diminuzione. Lo scorso giugno infatti i casi di morbillo registrati in Europa sono stati 1.433. Tra i paesi dove si osserva un calo dei contagi, ancora una volta è la Francia (469), seguita da Bulgaria (236), Italia (213) e Polonia (123).
Max