Nell’universo delle innumerevoli diete che in questi anni stanno proliferando e che, come spesso accade, vengono battute al setaccio in estate alla ricerca di un rimedio rapido per poter superare positivamente la famigerata prova costume, ve ne è un’altra tra le tante che sta facendo discutere.
Si tratta della dieta relativa al Metodo Montignac. Ma che cosa vuol dire? Cosa comporta? Di cosa si tratta? E’ presto detto.
Metodo Montignac: un nuovo regime dietetico che fa discutere
Sempre più diete vengono messe nel calderone delle possibilità, delle variabili, delle opzioni. Che siano efficaci o meno. In questo calderone, si trova anche il cosiddetto Metodo Montignac. Di cosa si tratta? E come funziona?
Il metodo messo a punto da Montignac in verità non rappresenta secondo i classici crismi una vera e propria dieta dimagrante, benché in caso di sovrappeso e obesità venga assicurato, da chi è certo di averla provata e di poter condividerne l’efficacia, di poter favorire la perdita dei chili in eccesso.
In verità si tratta, grosso modo, di tutta una serie di indicazioni di massima. In pratica il Metodo Montignac fa riferimento ad alcune particolari indicazioni di base e a talune corrette abitudini alimentari e comportamentali che possono essere seguite per tutta la vita.
Su cosa si fonda? In buona sostanza, sul concetto di indice glicemico (IG), valore che stabilisce la velocità di innalzamento della glicemia naturalmente dopo l’assunzione di un alimento.
In questo senso il tipo di regime imposto dal Metodo Montignac suggerisce che il consumo di cibi ad alto contenuto di fibra (riso e pasta integrali, legumi, verdure), e dunque a basso IG, sia favorevole per il dimagrimento.
In effetti il Metodo Montignac invita ad un maggior consumo di alimenti contenenti zuccheri semplici ad alto IG (bibite zuccherate, pane bianco, mais). La differenza con altre diete è che non ci sono limitazioni sulla quantità di cibo.
Il Metodo Montignac si fonda comunque su due fasi: quella dimagrimento e l’altra di stabilizzazione e prevenzione. Molto simile, del resto, a diete classiche, peraltro.
Secondo una valutazione a grandi linee, va detto che il Metodo Montignac se non altro non impone grossi stravolgimenti alimentari.
Si fonda su generiche indicazioni nutrizionali basate su elementi (fibra, grassi) e e su incoraggiamenti verso l’uso di alimenti base della dieta medirreranea.
Non indicando però le quantità, in merito agli alimenti permessi non ci sono neanche garanzie generalizzare di successo: ovvero sia, caso per caso, utente per utente, l’apporto calorico può o meno essere corretto, perchè potrebbe andar bene per uno ma non per altri.
Il sostanza il Metodo Montignac riporta l’IG nella centralità àd nel regime, non inventa un granché e, però, nemmeno scardinare radici profonde delle abitudini alimentari cittadine tanto da rendersi preoccupante agli occhi dei più.