Si sblocca il destino della Tav: Conte dice sì. In un video su Facebook il presidente del Consiglio parla apertamente dell’alta velocità Torino – Lione, e ricorda anche la Ue ha aumentato lo stanziamento e la cosa ridurrebbe di molto i costi per l’Italia. Ma chiarisce: “Solo il Parlamento può decidere di non farla”
Tav, Conte: non realizzarla costerebbe più che farla. Ma decidere spetta al Parlamento
“Rappresento un governo appoggiato da due forze politiche che sul punto la pensano in maniera opposta. In gioco ci sono tanti soldi, che sono vostri, e vanno gestiti con la massima attenzione. Vanno gestiti come farebbe un buon padre di famiglia”.
A dirlo, su facebook, è il premier Giuseppe Conte. “Nel frattempo sono pervenuti dei fatti nuovi, elementi da tener conto nella risposta che dobbiamo dare entro venerdì. L’Ue si è detta disponibile ad aumentare lo stanziamento dal 40% al 55%, questo ridurrebbe i costi“.
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Il chiarimento, sul tema, è importante e cruciale. Ma il premier non si ferma qui e in ambito Tav approfondisce la questione. Chiarendo come “non realizzarla costerebbe più che farla”.
Infatti afferma: “La decisione di non realizzare l’opera ci esporrebbe a tutti i costi derivanti dalla rottura dell’accordo con la Francia”. Dopodiché, Conte fa ulteriori precisazioni.
“La tratta nazionale per l’Italia potrebbe beneficiare di un contributo Europeo pari al 50%. Anche qui saremmo di fronte a un forte risparmio. E di questo ringrazio pubblicamente il ministro Toninelli“.
Di conseguenza, prosegue il premier, “A queste condizioni solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale” per fermare il Tav, dal momento che la ratifica dell’accordo sul Tav è stata fatta dal Parlamento.
Aggiornamento ore 8.23
Dopo la svolta di Conte è veemente la replica dei grillini. Ai M5s questa soluzione non va giù. “Alla luce delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ringraziamo per l’impegno, chiederemo che sia il Parlamento ad esprimersi e in aula vedremo l’esito della votazione. Vedremo chi è a favore di un progetto vecchio di 30 anni e chi invece sceglierà di avere coraggio“.
Così in una nota congiunta i capigruppo M5S Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva. “In merito al Tav la posizione del MoVimento 5 Stelle non cambia. Il nostro No a un’opera che rischierebbe di nascere già vecchia è deciso”, proseguono.
“Con un anno di colpevole ritardo, Conte ha finalmente preso atto della realtà e ha detto sì alla Tav, folgorato sulla via di Lione. Alleluia. Ora i ministri ideologicamente contrari alle grandi infrastrutture dovrebbero trarne le dovute conseguenze. Altrimenti significa che sono contrari alle grandi opere ma non alle grandi poltrone”. Questo è quanto, invece, sostiene Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
“Dopo aver fatto perdere tempo all’Italia per un anno, Conte dichiara che “non realizzare il tav costa più che farlo”. Finalmente. Ora però, per il bene dell’Italia, l’analisi costi-benefici si faccia al ministro Toninelli… speriamo in tempi più brevi…”. Lo scrive su twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Ora Conte annuncia che il governo è per sì alla #Tav. Nella migliore delle ipotesi abbiamo perso più di un anno. Nella peggiore un altro giro di valzer che non porterà a nulla. Povera Italia”, dice su Twitter il segretario Pd Nicola Zingaretti.
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