Il progetto, o in realtà più che un progetto, è fortemente avanzato. Facebook avrà la sua criptomoneta, il cui nome Libra riporta a evocazioni di equità, di equilibrio e di bilancia, e la promessa di un percorso rispetto nell’equilibrio tra l’opportunità dei business e la legalità.
E’ quello, in buona sostanza, che si sta augurando anche il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump: il quale, in queste ore, ha avuto modo e tempo di ‘tuonare’, se così possiamo dire, nei confronti di facebook e della sua intenzione di sbarcare nell’universo delle cripto monete.
Libra, criptomoneta Facebook: Trump chiede che la criptovaluta rispetti le regole bancarie
Su Libra, infatti, Donald Trump è stato perentorio. Queste le sue parole, infatti: “Se vuole diventare una banca deve essere soggetto alle regole bancarie”.
Il presidente degli Stati Uniti non usa molti giri di parole, anzi, attacca le criptovalute in generale, prima di concentrarsi su quella di Facebook.
“Non sono soldi e il loro valore è altamente volatile e basato sul nulla”, asserisce il tycoon Usa, che poi si scaglia contro Libra.
Trump suggerisce il da farsi a Mr Facebook e i suoi analisti, quanto a Libra: “Se vuole diventare una banca deve essere soggetto alle regole bancarie”
Aggiornamento ore 6,10
Donald Trump critica Libra, la criptovaluta messa in agenda da Facebook. “Non sono un fan di bitcoin e altre criptovalute, che non sono soldi e il cui valore è altamente volatile e basato sul nulla”, dice via twitter il presidente americano.
Che poi entra nello specifico. “Similmente Libra, la ‘moneta virtuale’ di Facebook, avrà poco sostegno ed affidabilità. Se Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca devono ottenere un nuovo documento di autorizzazione bancaria ed essere soggetti a tutte le regole bancarie, come le altre banche, sia nazionali che internazionali”.
Stando al presidente americano, dunque i “cripto asset non regolati possono facilitare comportamenti illegali, compreso il commercio di droga ed altre attività illecite”. Di conseguenza la sua posizione appare piuttosto chiara.
“In Usa abbiamo solo moneta reale, ed è più forte che mai, sia sicura che affidabile. E’ di gran lunga la moneta più dominante ovunque nel mondo, e sarà sempre così. E’ chiamata dollaro statunitense!”,
Aggiornamento ore 9,04
Come è noto ormai da tempo, Facebook ha comunicato il mese scorso di voler lanciare la sua valuta criptata globale nel 2020. Libra, appunto.
Facebook e 28 partner prestigiosi come Mastercard Inc, PayPal Holdings Inc e Uber Technologies Inc, creeranno la Libra Association, un ente preposto al controllo della nuova moneta proprio per dare garanzia di stabilità e legalità operativa.
Attualmente nessuna banca fa parte del gruppo. JPMorgan Chase & Co, la più grande banca statunitense, prevede più che scettica al riguardo, ad esempio, si è messa sul fronte della concorrenza a facebook, intenta com’è a voler lanciare la propria moneta digitale.
In questo novero, le dichiarazioni Trump giungono in coda ai commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, per il quale il piano di Facebook per Libra non può andare avanti senza occuparsi dei nodi controversi come la privacy, il riciclaggio, la protezione dei consumatori e naturalmente la stabilità finanziaria.
Powell ha anche detto che la Fed ha creato un gruppo di lavoro per analizzare il progetto in coordinamento con le banche centrali di altri paesi, tante già molto preoccupate dal progetto di valuta digitale di Facebook.
Aggiornamento ore 12,08