Ultim’ora sul fronte Sea Watch: la Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati la comandante della Sea Watch Carola Rackete.
La Capitana dovrà rispondere dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di rifiuto di obbedienza a nave militare.
Il procedimento L’è stato aperto su segnalazione della Guardia di Finanza che ha consegnato i dati ai magistrati della Procura di Agrigento sulle note vicende che hanno interessato la Sea Watch sul tratto mare davanti alle coste di Lampedusa.
Aggiornamento ore 11,26
Negli stessi minuti in cui si diffonde a macchia d’olio la notizia per la quale la Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati la comandante della Sea Watch Carola Rackete (accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di rifiuto di obbedienza a nave militare), arrivano sulla questione le parole del capo del governo Giuseppe Conte.
A seguito infatti del lungo colloquio a margine del G20 di Osaka fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il premier olandese Mark Rutte sulle vicende della Sea Watch, sarebbe emerso come, stando alle parole di Conte “almeno 3 o 4 paesi sarebbero disponibili ala redistribuzione dei migranti“.
Come era emerso, intorno ai lavori tra gli altri leader europei presenti a Osaka, Conte e Rutte avevano deciso di isolarsi per parlare della nave battente bandiera olandese ferma da settimane presso Lampedusa.
Conte, del resto, giungendo ad Osaka, aveva parlato di “forte irritazione” italiana e annunciato la necessità di chiarimenti diplomatici con l’Olanda.
Aggiornamento ore 11,49
Nelle scorse ore, quelle che si sono accompagnate attorno alle evoluzioni che hanno portato la Procura di Agrigento a iscrivere nel registro degli indagati la comandante della Sea Watch Carola Rackete con le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di rifiuto di obbedienza a nave militare, la situazione a bordo della Sea Watch ha iniziato a segnalarsi particolarmente critica.
C’è stata, in precedenza, una doppia evacuazione medica d’urgenza per un migrante a bordo: con l’uomo è sceso su una motovedetta della Guardia Costiera pure un minore che lo accompagnava.
Intanto, un portavoce Sea Watch ha chiesto supporto per la salute dei naufraghi “Durante la notte la nave si è allontanata ed ora è all’ancora a tre miglia dalla costa, per non intralciare il traffico di navi e traghetti. Questa notte un uomo è stato fatto scendere per motivi medici assieme a un minore di 11 anni”, ha appunto confermato la portavoce di Sea Watch Italia in collegamento con la Sala della stampa Estera.
“La visita dei parlamentari ha dato l’impressione che qualcosa si stesse sbloccando, vedendo che invece la situazione non cambiava la tensione è un po’ aumentata”, ha ammesso. “Stanotte, inoltre, si è vigilato perché si temeva che qualcuno dei naufraghi tentasse di gettarsi in mare per raggiungere a nuoto la terra ferma”. “La Libia non e’ un porto sicuro“, riportare i naufraghi in Libia “non è assolutamente in discussione”
Aggiornamento ore 11,55