Si rinnova l’appuntamento settimanale della Fondazione Amood di Via Ostiense 106 (accanto alla Centrale Montemartini) con la cultura, espressa attraverso le arti visive e la letteratura.
Venerdì, alle 18 presso la Sala Zavattini (dell’Archivio Audiovisivo Del Movimento Operaio Democratico), avrà luogo la proiezione ‘Trazos Familiares‘, docu-film del 2017 di Josè Pedro Charlo realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata dell’Uruguay.
Dopo la proiezione seguirà un dibattito sul tema, che vedrà gli interventi di Nadia Angelucci, Blanca Clemente, Monica Maurer, e Vincenzo Vita.
“Due immagini, una su uno striscione e un’altra in una cartolina – afferma il regista a proposito della sua opera – mi hanno spinto a sviluppare una storia comune. Lo ritengo un viaggio più emozionale che fisico, di incontri ripetuti, nei quali i vincoli tra le diverse generazioni emergono fra cambiamenti e continuità.”
Due nomi in uno striscione sono l’origine di una storia che intreccia la vita di tre famiglie e le sue diverse generazioni in questi ultimi quarant’anni. I conflitti sociali sono vissuti all’interno dello spazio familiare.
Corre l’anno 1983. Dal 1973 in Uruguay c’è una feroce dittatura, che ha fatto migliaia di prigionieri, esiliati, desaparecidos. Nel 1983 mobilitazioni importantissime, animate dall’entusiasmo popolare, annunciano la fine della dittatura. In questo contesto, nel Natale di quell’anno, si organizza, grazie alla solidarietà internazionalista, il viaggio dei figli degli esiliati che non possono raggiungere il proprio paese, per dare loro l’opportunità di conoscere la terra dei propri genitori.
Un’altra storia, quella di chi fu vittima del Plan Condor. Sequestrata insieme ai suoi genitori, Mariana viene presa da un aguzzino della Inteligencia, mentre i suoi genitori sono desaparecidos.
Il processo sociale in Uruguay e nella regione è lo sfondo di un racconto costruito nel presente in diversi posti (Montevideo, Buenos Aires, Vienna e Barcellona), i posti in cui gli avvenimenti hanno portato i protagonisti. Lo sguardo tra le generazioni contribuisce in diverse maniere ad una storia concentrata sulle ricerche e sulla presa di coscienza della generazione più giovane.
Come dicevamo, alla proiezione seguirà un incontro, che si propone anche come un’occasione per informare sulla fase d’appello del processo Plan Cóndor in corso a Roma, la cui sentenza è prevista per l’8 luglio 2019.
José Pedro Charlo Filipovich
Il regista uruguayano Josè Pedro Charlo
Nato a Montevideo, Uruguay, nel 1953, Pedro Charlo cè regista, produttore e docente. Ha prodotto i lungometraggi “La Espera” (dir. Aldo Garay) e “Alma Mater” (dir. Alvaro Buela). Ha diretto i lungometraggi e documentari “A las cinco en punto” (2004), “El Círculo” (2008), “El Almanaque” (2012), “Los de siempre” (2016) e “Trazos familiares” (2017). “El Círculo” ha ricevuto diversi premi, come Miglior documentario nel Festival de Málaga e Miglior film nel Festival di Trieste, tra gli altri. “El Almanaque” ha ottenuto diversi premi, tra cui quelli al Festival de la Memoria in Messico e al Festival di Trieste in Italia. “Los de siempre” ha vinto la V edizione del DocTv Latinoamérica.
In Uruguay, sono stati condotti laboratori con i giovani delle scuole usando un libro di disegni che accompagna il film come strumento di lavoro.
“Trazos familiares” è stato scelto per essere proiettato nel “Giorno del Patrimonio” a Montevideo, a ottobre 2018. La giornata aveva come tema centrale i diritti umani.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Infoline: 06/57289551 – 06/5742872 – 06/5730544 – https://www.aamod.it/ – eventi@aamod.it Prenotazione consigliata alla mail eventi@aamod.it
Max