E’ iniziato da pochi minuti a Palazzo Chigi il vertice di governo voluto dalla maggioranza gialloverde: motivo dell’importante incontro è, come noto, la procedura di infrazione.
Nel dettaglio, il Governo si riunisce in questi minuti a Palazzo Chigi con Conte per arrivare ad una definizione totale e condivisa della linea da intraprendere circa la trattativa sulla procedura d’infrazione Ue.
In corso il vertice di governo tra Conte, i vicepremier e Tria
Ad affiancare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci sono naturalmente i due vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini oltre al ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Questi ultimi due, ancorché a distanza, sono tornati in queste ore sul tema caldissimo dei rapporti con la Ue attraverso i media.
A quanto emerge, al termine della riunione, che mira per appunto anche a raggiungere una fattiva intesa circa i contenuti di una lettera che Conte invierà alla Unione Europea, il premier stesso andrà a riferire in Aula alla Camera sul Consiglio europeo.
aggiornamento 08,46
Dopo il vertice di governo sull’infrazione, il premier Conte ha parlato alla Camera indicando i focus principali in vista del Consiglio Europeo del 20 e 21 giugno a Bruxelles.
In merito infatti alla probabile procedura di infrazione per l’Italia il premier Conte si è espresso in questi termini: “Ho avuto modo di affermare anche pubblicamente che siamo tutti determinati a evitarla ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica. Intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l’Ue e questa determinazione la sto rappresentando con chiarezza anche ai vertici europei e ai miei omologhi”
In questo senso Conte chiarisce il proprio pensiero: “Essenziale lavorare con autentico spirito europeo all’avanzamento del negoziato verso una tempestiva conclusione, ma senza che ciò si traduca in scorciatoie che conducano ad un bilancio settennale inadeguato alla posta in gioco”.
Aggiornamento ore 10.30
Per Conte, l’Italia ha avviato con la Ue in forte dialogo per “evitare la procedura”, ma questo non vuol dire che il governo non sia convinto “della nostra politica economica”: è in questi termini che si è espresso il premier Giuseppe Conte dopo aver fatto il punto con i suoi vice ministri e con Tria, a Palazzo Chigi, sui termini d’azione circa il rischio infrazione con l’Ue.
Conte ne ha parlato alla Camera. E nel suo ‘speech’, ha centrato i temi attorno a cui trovare una quadra in prospettiva del Consiglio Europeo del 20 e 21 giugno a Bruxelles. La “crescita non sia più antitetica alla stabilità” ha detto Conte.
Il premier Conte ha colloquiato in Aula in seguito al vertice che è durato un’ora, a palazzo Chigi con i vice premier leader di M5s e Lega Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Come detto il tema era orientarsi intorno alla replica del governo alle indicazioni della Commissione Europea e al fine di evitare la procedura di infrazione sui conti pubblici.
Si attendono anche indicazioni eventuali dopo il pranzo del governo al Quirinale col presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e, in seguito, il passaggio del premier in aula al Senato.
Emerge, intanto, la strada per cui M5s e Lega incoraggeranno il governo a “favorire uno spirito di piena collaborazione e dialogo con le istituzioni Ue, assicurando che venga preservata la sostenibilità delle finanze pubbliche in un quadro di non aumento e di progressiva riduzione della pressione fiscale, nel segno della sostenibilità sociale e senza manovre recessive, al fine di scongiurare l’effettivo avvio di una procedura d’infrazione per debito eccessivo”.
Aggiornamento ore 12.14