Nel Movimento Cinque stelle arriva una decisione ufficiale: Di Maio si sottoporrà al giudizio degli iscritti circa il suo ruolo come leader politico dei 5 Stelle tramite la piattaforma Rousseau. Dopo la debacle elettorale consumata in seguito all’esito delle urne delle Elezioni Europee, il vice premier e ministro del governo Conte, Luigi Di Maio metterà ai voti il proprio consenso e il proprio ruolo nel movimento.
“Prima di ogni altra decisione, oggi però ho anche io il diritto di sapere cosa ne pensate voi del mio operato. Voglio sentire la voce dei cittadini che mi hanno eletto capo politico qualche anno fa. Quindi a voi la parola”, afferma Di Maio.
Di Maio: “Al voto su Rousseau il mio ruolo di capo politico”
Nel Movimento Cinque Stelle si arriva al voto su Di Maio. I deludenti risultati delle recentissime elezioni Europee hanno imposto una presa di coscienza corposa all’interno dell’universo grillino, che parte dalla testa ma coinvolge, inevitabilmente, la base. Quella che sarà chiamata a decidere, come costume nel M5S, e in questo caso dovrà deliberare qualcosa di prioritario e imminente: Di Maio sì, o Di Maio no?
Nel movimento Cinque Stelle si andrà a decidere sul ruolo di capo politico di Di Maio tramite la piattaforma Rousseau. Un voto su Di Maio, sulla sua leadership e sul futuro del movimento stesso. Ed è proprio il numero uno dei grilli a rendere ufficiale la notizia tramite il blog dei 5 Stelle. Di Maio si sottoporrà al giudizio della base degli iscritti pentastellati, a cui spetterà dunque il compito e la responsabilità di legittimarlo come leader o, appunto, viceversa, defenestrarlo.
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Il leader del Movimento cinque Stelle andrà ai voti. Sulla piattaforma Rousseau si voterà su Di Maio. Il vice premier lo annuncia con chiarezza. “Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato. Sarà tutto il movimento 5 stelle a scegliere. Se il movimento rinnoverà la fiducia in me allora ci metteremo al lavoro per cambiare tante cose che non vanno. Io personalmente con ancora più impegno e dedizione”. Sono queste le parole con cui si è espresso Luigi Di Maio circa l’ormai sopraggiunta ufficialità della decisione pentastellata di sottoporre al giudizio della base politica ed al voto indiscutibile degli iscritti il suo ruolo: saranno i votanti, appunto, a dire se riconoscono ancora in lui il capo politico del M5s. “La domanda a cui rispondere spiega è: confermi Luigi Di Maio come capo politico del movimento 5 stelle? Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20 di domani 30 maggio“.
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E’ arrivata, dunque nelle scorse ore – dopo averne già subodorato il sentore già nella serata di ieri – la notizia, contrassegnata dai crismi dell’ufficialità, per la quale Luigi Di Maio si sottoporrà ai voti degli iscritti grillini sulla piattaforma Rousseau così da sapere se gode o meno ancora della fiducia della base a cui si rivolge. L’annuncio era sopraggiunto del resto in assemblea porre fine alle ruggini interne che si erano sollevate dopo gli esiti non certo confortanti delle urne.
Sollecitati circa un passaggio di conferme di fiducia su Rousseau, i vertici grilli hanno pensato di ritornare sulla piattaforma così da andare sul sicuro, vedendo quale sarà la risposta di coloro i quali dettero fiducia nel settembre 2017 all’attuale numero uno penstastellato. Luigi Di Maio potrà proseguire nel proprio operato, così, rinfrancato dai dati dei voti, nel caso di un responso positivo. Viceversa, si aprirà la fase della successione. Nello stesso tempo, urgono anche decisioni di campo circa la fiducia anche in seno alla maggioranza di governo: ovvero, ai grillini preme continuare ancora con la Lega, o vogliono altro?
Il rischio di una frenata o di uno stop potrebbe portare a una crisi di governo, ma è altrettanto vero che alla luce dell’enorme consenso ottenuto alle Europee, Matteo Salvini potrebbe proporre misure più stringenti, in ottica di potere decisionale, intorno alle maglie governative che fanno capo al Movimento.
Ma intanto, si vota sul leader. Occhio ai dati, ad ogni modo. La stessa piattaforma Rousseau, del resto, è stata multata dal garante della Privacy poiché ritenuta “inaffidabile e manipolabile”. Il garante Antonello Soro, di recente ha confermato che “l’Associazione Rousseau ha pagato la sanzione che gli era stata comminata, riconoscendo la fondatezza dei rilievi visto che non vi è stata impugnazione”.
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