Rinvio a dopo le elezioni. Questo è il risultato di giornate convulse e tensioni fra le forze di Governo, che rimandano dunque tutte le decisioni in merito al decreto sicurezza e la misura per la famiglia, dopo il colloquio tenuto dal premier Conte con il presidente della Repubblica Mattarella per tentare di aprire una strada di riconciliazione fra Lega e Movimento 5 stelle.
Decreto sicurezza e famiglia, se ne parla dopo le Europee
Sarà posticipato quindi a dopo le europee il consiglio dei ministri che si occuperà dei decreti sicurezza e famiglia. “Ho sentito Salvini e Di Maio e convenuto che è complicato tenere un Cdm domani o dopodomani per cui lo abbiamo rinviato alla settimana prossima, nel primo giorno utile” ha confermato ieri Giuseppe Conte, spegnendo le speranze in particolare di Matteo Salvini di andare subito allesame del decreto sicurezza. In giornata era stato sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giorgetti ad accusare il Governo di impantanarsi nelle diatribe interne. “Se cè un governo del cambiamento deve fare le cose e non vivere di stallo – ammoniva Giorgetti. “Così non si può andare avanti, senza affiatamento. In mattinata qualcuno ha paventato anche le dimissioni per il sottosegretario leghista. La replica a Giorgetti da parte di Di Maio non è stata tenera “Ogni giorno, da circa un mese, cè qualcuno, e non del M5s, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Si pensi al Paese”.
Aggiornamento ore 09.30