Scontro Salvini – Conte, Cdm e dl sicurezza rinviati

    Diverse ore di riunione serrata, ieri sera a partire dalle 20,30, in sede di Consiglio dei Ministri dopo il brevissimo incontro del pomeriggio. Clima della discussione molto animato, apice delle tensioni delle ultime settimane fra Lega e Cinque Stelle, con al centro del dibattito il decreto sicurezza bis, ma anche il decreto famiglia e natalità e la questione autonomie. Argomenti che però non sono stati ancora toccati, in quanto la discussione si è arenata subito, sullo scoglio delle norme volute da Salvini. “Sto qui tutta la notte, se serve” aveva detto il leader del Carroccio, ma non è bastato.

    Scontro Salvini – Conte, si riprende mercoledì o giovedì

    Uno scontro che, come preannunciato alla vigilia, si è materializzato in particolare con il premier Conte, che aveva segnalato “criticità sul decreto sicurezza segnalate dal Colle”. Con Di Maio in questo frangente rimasto in silenzio (grande freddezza fra i due vice premier dopo il caso Siri) e senza una via d’uscita, per il momento, è arrivata la sospensione del consiglio dei ministri. La palla passa quindi agli uffici legislativi che si occuperanno di rivedere il decreto sicurezza bis, mentre il vertice è rinviato ai prossimi giorni, mercoledì oppure giovedì.
    I dubbi del Capo dello Stato sarebbero in particolare sulla questione multe previste per chi aiuta i migranti, oltre che all’influenza di Salvini sugli altri Ministeri. Si va avanti, nel frattempo, su altre questioni minori, come alcune nomine: il generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana va al vertice delle Fiamme Gialle, alla Ragioneria dello Stato Biagio Mazzotta sarà segretario generale e Pasquale Tridico viene posto in cima all’Inps. 

    Il vice premier Salvini è ritornato sul tema migranti.”Ad oggi sono orgoglioso che rispetto ai 10 mila sbarchi dello scorso anno siamo a quota mille – dice il ministro dell’Interno. “Mi spiace che questo crei uno scontro politico: vale per Renzi come per Di Maio che più o meno dicono le stesse cose in questi giorni ma io continuo a fare il mio lavoro”. Di Maio rispondeva poi a Salvini:  “Sta emergendo una verità: ci avviamo a risolvere il problema migranti e la Lega va nel pallone, perché non ha più argomenti. Se i ricollocamenti funzionano loro di che parlano. Ormai sono un disco rotto, monotematici, parlano solo di migranti e quando non sanno che dire la sparano. Mi auguro che dopo il 26 maggio tornino normali”. 

    Anche il partito democratico dice la sua in merito all’attuale situazione tesa del governo. “Nel governo volano stracci – dichiara Paola De Micheli –  sono uniti solo dalle poltrone. A questo punto il presidente Conte non perda altro tempo: se non dovessero esserci più le condizioni per proseguire, essendo ormai giunti al capolinea, ne tragga le conseguenze e salga al Quirinale”. Parole condivise dal Segretario Pd ZIngaretti: “Il governo è come Mark Caltagirone, non c’è perchè non fa niente. Approveranno due decreti, famiglia e sicurezza bis, che, da quanto ho capito, nessuno conosce e sui quali non c’è copertura finanziaria. Quindi è l’ennesima marchettona elettorale per prendere in giro gli italiani.”

    Aggiornamento 11.00

    Matteo Salvini ha fatto risentire la sua voce in merito al decreto sicurezza bis, questa mattina, per chiarire che da parte sua non ci sia tempo da perdere. “Io ho fatto i compiti a casa” ha detto il vicepremier. “Sono 17 articoli, limati ieri notte. Il decreto è pronto, io sono pronto. Hanno chiesto di fare le ultime verifiche. Io mercoledì ci sono, giovedì ci sono… Il decreto non serve a me ma al Paese”. 

    Aggiornamento 13.00

    “Voi vedete crisi dietro ogni angolo, dietro ogni discussione e ogni confronto. Ieri siamo stati in Consiglio dei ministri molto serenamente, abbiamo affrontato i temi all’ordine del giorno e ci siamo aggiornati. Nessuna crisi, nessun diverbio. Qualche giornale dice che si sarebbe sfiorata la rissa, vi assicuro: nulla di tutto questo”. Così tenta di gettare acqua sul fuoco il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel suo intervento a margine del Festival dello Sviluppo sostenibile. “Siamo consapevoli che molto altro resta da fare sul fronte dell’occupazione giovanile, della riconversione ecologica e del rilancio degli investimenti pubblici in ricerca, sanità ed istruzione. Sono ambiti che porremo al centro della fase 2 della nostra azione di Governo e che troveranno ampio spazio nella elaborazione della prossima manovra economica”, ha dichiarato il premier.

    Aggiornamento 16.30