Realtà virtuale, Rai Cinema e l’innovativa app

    “Finalmente l’Italia esce allo scoperto sul fronte del cinema in VR. Sono felice di vedere che un’azienda simbolo come Rai Cinema stia muovendosi verso un nuovo modo di far ‘vivere’ il cinema. La realtà virtuale è un nuovo linguaggio, un nuovo media, un nuovo concept creativo che mette le persone al centro della storia, in prima persona, non solo con una visione totale, libera, a 360 gradi, ma anche e soprattutto con una nuova ’impressione’ che è quella ’immersiva’, con la possibilità di ’muovere’ la storia modificandola mentre la si vive. Benvenuti nel nuovo mondo dove il confine tra reale e digitale non è più fantasia’. La rinnovata collaborazione con Vanity Fair mira a valorizzare i contenuti editoriali realizzati da Rai Cinema Channel e a condividerli sulle varie piattaforme del gruppo per raggiungere così un’audience molto estesa, selezionata e di qualità. È inoltre un’occasione importante per dare visibilità ai giovani registi di cortometraggi, e mostrare così sul web il loro talento cinematografico. Vanity Italia sarà la prima rivista del gruppo Condé Nast nel mondo ad avere un’estensione Vr della propria storia di copertina. La prima cover realizzata è quella dedicata a Pierfrancesco Favino, protagonista del film ’Il traditore’ di Marco Bellocchio che proprio al Festival di Cannes avrà la sua prima mondiale”.
    E’ Lorenzo Montagna, Presidente Italiano della Vrara (la prima associazione mondiale che raggruppa 125.000 esperti provenienti da 50 Paesi sui temi di Ar e Vr), a spiegare l’entusiasmo che avvolge il lancio dell’innovativa app vr della Rai.
    Dunque da oggi, nasce la ‘library free’, con i contenuti realizzati in Realtà Virtuale, raggiungibili da tutti grazia appunto all’App ’Rai Cinema Channel Vr’. Un’innovazione che tiene il passo al pari di altri colossi internazionali come Disney, Netflix, Cnn, Bbc,  ed anche The New York Times.
    Del resto i numeri parlano chiaro: in ogni dove ormai il mercato riservato al Vr continua ad allargarsi a macchia d’olio e, non a caso, Pwc – nota società di consulenza – prevede che già nel 2022 nel nostro Paese tale mercato smuoverà qualcosa come 425 milioni di euro, contro i 95 del 2017. Nello stesso anno fu proprio il Festival di Cannes, a misurarne le potenzialità affidando al regista Inarritu (quest’anno presidente della rassegna filmica francese), che per l’occasione progettò appositamente  ’Carne y Arena’, un’installazione tecnologicamente avanzata (vera e propria realtà virtuale). Dal canto suo anche la Mostra del Cinema di Venezia da diverso tempo dedica ampi spazi alle opere in Vr. In tal senso a viale Mazzini è dal 2018 che vi stanno lavorando, basti pensare che  Rai Cinema ha appositamente acquisito di tre corti e, allo stesso temo, ha presentato dei girati Vr 360° in coincidenza dei Festival di Venezia e Roma: esempio ne è stata la diretta attraverso Fb del red carpet, che ha radunato qualcosa come 500mila utenti.
    Per il responsabile marketing di Rai Cinema, Carlo Rodomonti, “Il tentativo è quello di avvicinarsi ai giovani che sperimentano continuamente le nuove tecnologie. Sembra qualcosa di molto complicato, ma in realtà è molto semplice: anziché avere una sola telecamera ce ne sono due. Offriamo a tutti i contenuti in modo gratuito che possono essere fruiti in modo cinematografico”. 
    Come ha ben illustrato stamane all’Italian Pavilion di Cannes Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema, lanciando l’app, “Lanciammo Rai Cinema Channel nel 2011, per gli amanti del cinema e del documentario, con accesso completamente gratuito. Oggi ci siamo chiesti cosa potevamo fare di più per soddisfare tutte le fasce di pubblico e abbiamo capito che dovevamo mettere l’innovazione al centro delle esigenze dello spettatore. Credo che la Rai sia la prima media company a produrre una cosa di questo tipo. Si legano in questo modo mondi apparentemente diversi, quello dell’editoria, del web, dell’audiovisivo”.
    Entrando nel merito dell’uso, attraverso i visori gli spettatori vivranno un’esperienza totalmente immersiva all’interno della ’virtual room’ di Rai Cinema, con la possibilità di  scegliere di ‘affiancare’ le star mentre calcano il red carpet dei più grandi festival di cinema, oppure di poter ‘partecipare’  ad interviste oppure, se prendere parte a qualche cortometraggio Vr. Se vi si accede invece con gli smartphone gli spettatori potranno apprezzare la ricchezza e la sorprendente prospettiva offerta dai contenuti in versione Vr 360°, che potranno essere esplorati stando al centro del racconto e scegliendo quale prospettiva utilizzare. 
    L’App Vr di Rai Cinema è un’esperienza visiva unica che lega il cinema con l’entertainment, rivolgendosi ad un pubblico ancora più vasto che supera i confini del pubblico tradizionale che guarda cinema e tv. L’App, in fase di pubblicazione sugli store di Oculus, Samsung, Android e Apple, sarà fruibile sia da smartphone sia da visore. 
    Tutti i contenuti saranno disponibili in Vr 360° anche sul sito di Rai Cinema; i video realizzati in occasione di festival ed eventi verranno lanciati anche su Facebook.
    M.