Il segretario di Stato americano Pompeo si è scagliato contro il presidente del Venezuela Maduro e dichiarato gli Usa pronti a intervenire militarmente laddove necessario. Nel corso dei lavori, non andati esattamente come alcune delle parti speravano, dellincontro tra i rappresentanti diplomatici russi e americani, Pompeo, segretario di Stato Usa ha avuto modo di chiarire come lopzione dellintervento bellico da parte di Washington non sia poi così fumosa. E tra le opzioni a cui siamo pronti, ha detto, stabilendo come qualora questo avvenisse sarebbe tutto nella legalità a differenza di quanto paventato da alcuni parlamentari in Usa. Per quanto riguarda invece la posizione di Maduro, Pompeo è stato chiarissimo.
Pompeo: Maduro non può governare. Il suo tempo è limitato, dice il Segretario di Stato.
Dopo aver detto di pretendere che la Russia si defili dalle questioni venezuelane, Pompeo ha dichiarato che di fatto Maduro non più il presidente legittimo: È al potere, ma non può governare. Questa settimana è riuscito a mantenere il controllo dei militari in qualche modo, ma lui stesso deve vedere quanto sia tenue. Infatti era pronto ad andare via, ma alla fine ha scelto di non farlo. Capisce che il suo tempo è limitato, e sta cercando di fare più leva possibile prima di partire. Non so se sarà la settimana prossima o fra un mese, ma i venezuelani vedono che le condizioni continuano a deteriorarsi, e ciò significa che lui non può mantenere la sua presenza. Nel frattempo al Congresso è polemica. Molti temono si possa ripetere la crisi del governo Obama, quando gli Usa attaccarono la Libia di Gheddafi senza lautorizzazione del Congresso: tra i democratici però si vocifera che al primo morto civile ucciso dai nostri soldati saremmo travolti dalle proteste in tutto il Sudamerica, e che quindi lipotesi dellattacco sarebbe comunque legale. Restano, dunque, aperte tutte le piste.