Meteo e virus, 200mila italiani a letto per gli sbalzi

    “Le forme gastrointestinali in questo periodo sono decisamente le più diffuse, e colpiscono a tutte le età. Spesso arrivano in famiglia attraverso i bambini più piccoli, ma poi non risparmiano adulti e anziani. Il risultato è che circa 150-200 mila italiani a settimana si trovano a fare i conti con raffreddore, mal di gola ma soprattutto problemi gastrointestinali, caratterizzati da crampi addominali, diarrea, vomito e talvolta qualche linea di febbre”. 
    Dunque non c’è da allarmarsi, avverte Fabrizio Pregliasco, stimato virologo dell’Università di Milano. In tanti infatti in questi ultimi gironi hanno avuto (o stanno avendo) a che fare con i fastidiosi sintomi scaturiti da queste repentine ed altalenanti mutazioni climatiche per le quali, si passa dall’estate all’autunno in una manciata di ore.
    Dal classico – ed immancabile – mal di gola affiancato da faringite, fino agli ‘invalidanti’ problemi gastrointestinali, capaci di trasformare le nostre giornate (a maggior ragione se ci si deve spostare), in un incubo. Così’ come per qualche linea di febbre che, non di rado, può sorprenderci alla sera, quando ci accingiamo finalmente al meritato realx fopo una giornata di stress.
    Quindi non dobbiamo temere una sorta di coda dell’influenza che, come sappiamo, notoriamente ci abbandona intorno a fine febbraio, ma piuttosto, come spiega l’esperto medico al cronista dell’Adnkronos Salute, ma ‘maledire’ la recrudescenza di questi virus para-influenzali.
    Ovviamente in molti, visto quanto accade a parenti e conoscenti, soprattutto temendo per la salute dei più piccoli, cercano consigli e soluzioni per evitare o quantomeno arginare il contagio: “Purtroppo oltre ad evitare il più possibile gli sbalzi termici, vestendosi ’a cipolla’, e a curare l’igiene (soprattutto delle mani), c’è poco da fare – spiega laconico il virologo milanese –  La buona notizia è che si tratta di forme che si risolvono in genere entro 3-4 giorni. L’invito è quello di ricorrere a un’automedicazione responsabile, a curare l’alimentazione e l’idratazione, riposare e non eccedere con gli antidiarroici, che potrebbero mascherare eventuali sintomi degni di nota”. 
    In particolare, aggiunge poi concludendo il Dr Pregliasco, “Sì invece ai probiotici e a un’igiene molto attenta”.
    Max