Il premier Conte si palesa ottimista sul futuro del governo e dice: siamo alla fase due. E la dialettica non mette in discussione loperato di questi mesi. In sintesi, è questa la posizione del capo del governo gialloverde Conte. Che per appunto, al rientro dal viaggio cinese palesa sicurezza. Siamo alla fase due. E la dialettica nel governo non mette in discussione un percorso di 5 anni”.
Conte sul governo: siamo alla fase due. Al rientro della Cina il premier si concentra sul futuro del governo
Rientrando dopo il viaggio di tre giorni in Cina, Conte afferma: “Riprenderemo il lavoro quotidiano e strategico, perché siamo nella fase due del governo, con lo sblocca cantieri, il decreto crescita, la strategia per potenziare la ricerca e rafforzare tutto il sistema dell’istruzione”. Il premier Conte traccia alcune linee guida strategiche: “Dobbiamo lavorare per il turismo, rinforzare il sistema agroindustriale, dobbiamo valorizzare i nostri beni culturali: abbiamo un’agenda fittissima di lavoro“. E inevitabile che il punto poi della discussione finisca per essere il duopolio spesso discordante tra Di Maio e Salvini. “In tutti i miei viaggi mi viene spesso sottolineato che ciò che è importante per il bene dell’Italia è la stabilità di governo. Io e miei vicepremier ne siamo assolutamente consapevoli e lavoriamo tutti e tre per questo”, ha chiarito Conte in al fine della visita in Cina. “Poi c’è la bellezza della democrazia che è la dialettica. E specialmente durante i periodi elettorali è normale accentuare il confronto tra le varie parti”. Tuttavia, ha chiarito Conte per appunto, “questa dialettica però non deve mettere in discussione il percorso di 5 anni che ci servono per cambiare e migliorare davvero l’Italia“. E su Siri: “Domani confido di poter vedere Siri: non ho ancora fissato l’incontro ma sicuramente domani sarà il primo giorno utile per poterlo vedere. Datemi il tempo di riorganizzare l’agenda per la fase di rientro”