Stime Ocse, Juncker da Conte. Il premier: tutto previsto

    Le stime Ocse negative riflettono una situazione ampiamente prevista dal Governo. È quanto emerge dalle prime dichiarazioni del premier Conte, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con Juncker. “Il Governo aveva previsto il rallentamento del debito pubblico per questo ha elaborato una manovra che vuole perseguire una politica espansiva ma responsabile approvando misure di cui il paese necessitava da troppi anni per ristabilire equità sociale” ha dichiarato il primo ministro, che poi ha aggiunto: “Sul Def, l’impalcatura non cambia rispetto allo scenario concordato con la Commissione lo scorso dicembre. In settimana confidiamo approvare il decreto crescita con misure in grado dare impulso a crescita e effettiva e potenziale”. Un colloquio “cordiale e costruttivo”: in questi termini si è espresso invece il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che ha specificato: “L’Italia faccia di più per la crescita”

    Conte incontra Juncker dopo stime Ocse. Il premier: “Illustriamo nuova fase della nostra politica”

    Continua dunque il un vis à vis cruciale all’indomani della tegola abbattuta dalle stime Ocse sull’Italia e sull’operato del governo: a seguire, Conte incontrà anche il segretario generale dell’Ocse Angel Gurrìa, che ha recentemente affermato che”l’economia italiana è ufficialmente in stallo”. Il premier Conte aveva sostenuto, in risposta al segretario Gurrìa, che il rapporto dell’Ocse sulla manovra del governo è stata sottostimata. “Le previsioni dell’Ocse sulla crescita sono tra le più pessimiste: sottostimano completamente l’effetto positivo sul Pil delle misure espansive che abbiamo introdotto con la legge di bilancio”, aveva dichiarato in serata il premier Conte su Facebook. E poi, sull’incontro di oggi con il segretario generale Gurrìa: “avrò modo di ribadire il mio forte dissenso sulle sue stime, come abbiamo già fatto nella discussione tecnica avuta a Parigi lo scorso febbraio. Ribadirò, inoltre, che i fondamentali dell’economia italiana restano solidi pur nel quadro di un generale rallentamento internazionale”. L’incontro di oggi quindi, secondo Conte, “sarà l’occasione per illustrare l’attuazione della nuova fase della nostra politica economico-sociale, incentrata su un piano di investimenti e di riforme strutturali senza precedenti”.
    Anche il vicepremier Di Maio, nella giornata di ieri, non ha fatto attendere la sua replica dopo le stime Ocse del tutto negative e critiche nei confronti dei provvedimenti “bandiera” dei 5 Stelle, ovvero il reddito di cittadinanza e Quota 100. “Andiamo avanti così, con lo scopo di restituire dignità ai cittadini”  aveva dichiarato Di Maio. “Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. Nel settembre 2018 l’Ocse  ci chiedeva di non cancellare la Fornero. Oggi in un nuovo report scrive che bisogna subito abrogare Quota 100 perché crea debito e disuguaglianze. Poi scrive che il Reddito di cittadinanza ’incoraggia l’occupazione informale’ e crea ’trappole della povertà’. Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione. Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”.