Ok legittima difesa Salvini esulta: il provvedimento passa in Senato con 201 sì 8 no e sei astenuti. Il leader leghista gongola e si gode un altro dei suoi recenti successi su più fronti. Dopo il trionfo nei recenti sessioni elettorali, ultima delle quali in Basilicata, Matteo Salvini incassa un’altra vittoria questa volta in merito alla legittima difesa che è stata approvata in Senato. Ora è legge: il provvedimento della legittima difesa ha passato lo scoglio di palazzo Madama. Il Senato approva il testo sulla legittima difesa con 201 sì, 38 no e sei astenuti.
Legittima difesa Salvini adesso esulta: provvedimento passato in Senato con 201 sì, 38 no e sei astenuti.
La gioia di Salvini è evidente in queste ore e minuti successivi all’esito positivo per la legittima difesa che effettivamente passa con un ampio margine in Senato. Come è ben noto il disegno normativo sulla legittima difesa è sempre stato uno dei cavalli di battaglia del leader della Lega e attuale ministro dell’Interno. La tanto auspicata legittima difesa bramata da Salvini è passata in Senato come detto con 201 sì, 38 no e sei astenuti. Il leader della Lega e vicepremier è chiaro sul tema: “Bellissimo giorno per gli italiani”.
Nel dettaglio, il testo della riforma è in pratica lo stesso approvato dalla Camera. Adesso, una volta ultimata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diventa legge. E in pratica la legittima difesa come voluto da Salvini diviene sempre legittima.
A seguito della votazione, si sono alzati molti applausi dai banchi del Lega. Era ovviamente presente anche lui, il vice premier Matteo Salvini il quale a seguito della proclamazione del voto si è quasi voluto chinare, in un tipico gesto di ringraziamento, verso i colleghi leghisti tra i banchi. Poi ha fatto vedere ai cronisti una t-shirt con su scritto: “La difesa è sempre legittima”.
E naturalmente non sono mancate le prima dichiarazioni entusiastiche. “Dopo anni di chiacchiere e polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si distribuiscono armi, non si legittima il Far West ma si sta con i cittadini perbene. Da oggi i delinquenti sanno che fare i rapinatori in Italia è più difficile: è un mestiere ancora più pericoloso”.