Venti anni senza il genio di Stanley Kubrick e le opere grandiose che, senza dubbio, avrebbe continuato a realizzare. Il ricordo di Kubrick a venti anni dalla sua morte è però ancora vivo, vivissimo tramite le straordinarie perle che ha saputo realizzare nel lungo cammino artistico. Kubrick spariva il 7 marzo 1999 lasciando un vuoto incolmabile. Tra i più geniali amati (e discussi) cineasti della storia, Kubrick ha rappresentato forse il punto più alto di una certa interpretazione del fare cinema toccando corde e picchi di profondissimo valore umano, artistico e esplorativo.
La straordinaria capacità di indagine e di sperimentazione ne fece fin dagli inizi una pietra miliare del cinema mondiale.
Moriva ventanni fa, Stanley Kubrick, mentre erano ancora in corso le lavorazioni della sua ultima opera, quel controverso Eyes Wide Shut, che poi uscì postumo. Uomo molto particolare, un po’ asociale, abituato ad avere il controllo un po’ di tutto, fu autore di film che volevano prima di tutto andare oltre i limiti del cinema e delle esperienze della pellicola dei suoi tempi, ma anche della esplorazione dei rapporti umani e delle interpretazione del mondo, spesso con chiavi definite anti-umaniste. Viene considerato da molti lultimo regista del Novecento, e come lui stesso diceva: “I critici si aspettano da me ogni volta lultimo film possibile”. Da Fear and Desire, il debutto, fino appunto a Eyes Wide Shut, Kubrick ha regalato gemme. In Spartacus, Kubrick affronta il kolossal, in Lolita. e nel dottor Stranamore indagò con criptico umorismo e critica il tema della virilità, della paranoa, e delluomo senza ritorno. E poi l’indimenticabile ’2001: Odissea nello spazio’, il capolavoro di Kubrick che predisse l’evoluzione della razza umana e col quale dette iniziò alla fantascienza moderna, tra uno sperimentalismo mai visto e una ricerca della bellezza negli spazi infiniti tra valzer e un pessimismo sarcastico circa i destini umani. E poi, ’Arancia meccanica’, forse una delle pellicole più intramontabili della storia del cinema da sempre. Accanto all’horror metaforico di Shining ed alla crudezza del virtuoso Full Metal Jacket: diamanti che non smetteranno mai di brillare.