In Siria si è ormai prossimi alla resa dellIsis che starebbe negoziando con i curdi: si tratta trovare una via duscita a centinaia di jiadisti ancora presenti nella zona di Baghuz. In Siria si arrendono i miliziani dellIsis: sono sempre più i combattenti dellIsis, e tra loro molti foreign fighter, che in Siria si stanno arrendendo alle forze curdo-arabe in quella che viene vista come lultima, definitiva battaglia per strappare al gruppo jihadista il villaggio di Baghuz, nellest della Siria appunto. Alcune fonti parlando anche di liberazione di diversi civili, che correvano il rischio di venire sfruttati dagli jihadisti come scudi umani: a comunicarlo è stato il portavoce delle Forze democratiche siriane (Fds), Adnane Afrine, per il quale “per la prima volta in quattro giorni decine di civili e alcuni combattenti si sono arresi alle Fds”. Tra questi “alcuni stranieri, di cui non sono ancora state determinate le nazionalità”. Chiarendo che però ad ogni modo “ci sono ancora combattenti che non vogliono arrendersi e molti civili intrappolati allinterno” della zona ancora sotto il controllo dei jihadisti del califfato nero.
Al momento tuttavia sono in corso negoziati in Siria tra forze curdo-siriane e Isis per la resa delle ultime frange di jihadisti che ancora lottano strenuamente tra lEufrate e il confine iracheno. La trattativa, in corso, dovrebbe, stando alle fonti presenti nelle aree Isis in Siria e in Iraq, permettere il passaggio ad una nuova definitiva fase: per appunto quella in cui i guerrieri accetteranno la resa con i curdi in Siria, ma che comporti al contempo una exit strategy per i miliziani jiasditi presenti a Baghuz. E su questo delicato punto che si tratta.
Nel frattempo, come risaputo, dal fronte americano Trump aveva ribadito: “Ci stiamo ritirando da Siria, vittoria su Isis totale., aveva detto, chiedendo poi di processare i combattenti o verranno in Europa”. Dagli Usa, intanto, la Cnn aveva di recente diffuso la notizia per la quale circa mille jihadisti Isis fossero nell tempo fuggiti in Iraq con un bottino da 200 milioni.