Presso il Museo Archeologico di Anzio linaugurazione della mostra sugli altari e le epigrafi dellantica Antium romana “I reperti saranno in mostra in un percorso guidato per riattivare il loro potere di comunicazione”
Sarà inaugurata domani, giovedì 14 febbraio alle ore 17.00, presso il Museo Archeologico di Villa Adele, alla presenza del Sindaco di Anzio, Candido De Angelis e dellAssessore alla Cultura, Laura Nolfi, limportante mostra su alcuni altari ed epigrafi, di diversa datazione (dal I sec. a.C. al IV d.C. ), provenienti dal territorio dellantica Antium romana.
“Le superstiti iscrizioni di Antium romana, recentemente restaurate, – è riportato nella presentazione dellimportante evento culturale – saranno in mostra in un percorso guidato, che le sottrae alla quiete delle sale del Museo. Per riattivare il loro potere di comunicazione basta un osservatore disponibile alla sosta, alla decifrazione, alla lettura. Per entrare in contatto con gli antichi committenti è sufficiente ripetere ad alta voce il messaggio inciso in pietra; sembrerà di filmare un lontano passato con tanto di colonna sonora”.
Il gruppo di reperti, oggetto dellintervento, è costituito da tredici epigrafi e da 5 altari, realizzati a partire da litotipi diversi (marmo bianco, travertino, marmo grigio venato, ecc.). I manufatti lapidei, recuperati al patrimonio archeologico della Città di Anzio, vertevano in un pessimo stato conservativo ed in differenti forme di degrado.
Il progetto, con la supervisione della Soprintendenza Archeologica, ha previsto una serie di operazioni, eseguite dai restauratori specializzati dellimpresa MA.CO.RE, al fine di consentire una più chiara lettura delle iscrizioni, con le superfici lapidee finalmente libere dagli strati di polvere e dai residui di malte.
“Le epigrafi e gli altari interessati dallattacco biologico – relazionano i restauratori – sono stati trattati con prodotto biocida e successivamente sottoposti ad una pulitura graduale e selettiva, eseguita mediante impacchi e lavaggi accurati con lausilio di spruzzatori, spazzole a fibra morbida e spugne. I residui delle malte sono stati rimossi con scalpellini, rifiniti puntualmente con bisturi e ablatori ad ultrasuoni. Una volta pulito, il supporto lapideo è stato trattato per il consolidamento, con la microstuccatura di alcune piccole mancanze e fessurazioni. Il restauro viene costantemente documentato fotograficamente in tutte le sue fasi (prima, durante e dopo), mentre le metodologie adottate e i risultati ottenuti verranno rielaborati in una dettagliata relazione tecnica finale”.
Allinaugurazione della mostra, curata con la consueta professionalità dalla Responsabile del Museo, Giusy Canzoneri, interverranno i Funzionari Archeologi della Soprintendenza, Rossella Zaccagnini e Gemma Carafa Jacobini, insieme alla prof.ssa Laura Chioffi che presenterà la pubblicazione “Antium, noterelle Antiatinae”.