Dopo un processo durato tre mesi El Chapo Guzmán è stato condannato: il noto narcotrafficante rischia l’ergastolo. Il famoso narcotrafficante El Chapo Guzmán è stato giudicato colpevole di tutti i capi d’accusa, e per lui l’ergastolo rappresenta ora una prospettiva piuttosto concreta.
Il narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán Loera, meglio noto come El Chapo è stato ritenuto colpevole di tutti e dieci i capi daccusa per i quali era imputato al suo processo, che si stava svolgendo a New York. Guzmán El Chapo ha 61 anni ed è il più celebre trafficante di droga del mondo, e conoscere la sua pena una nuova udienza a giugno.
Il processo ha visto la presenza di ben 56 testimoni, 14 dei quali lavoravano per El Chapo Guzmán, ed ha ricostruito le evoluzioni del cartello di Sinaloa, costeggiata da truci violenze contro i rivali, di evasioni da film hollywoodiano e di tecniche aggiornate di narcotraffico, che hanno sempre concesso a Guzmán di cavarsela e di metter su un impero dal valore di miliardi di dollari tramite alle migliaia di tonnellate di droga portate in ventanni negli Stati Uniti.
Ascoltando la sentenza, Guzmán non sembrava emozionato: Jeffrey Lichtman, uno dei suoi avvocati, ha detto che ricorreranno in appello, pur ammettendo di non aver mai affrontato un processo con così tante prove e testimoni e che «tutto quello che potevamo come avvocati». La difesa infatti non ha negato i crimini di Guzmán, ma ha provato a sostenere che fosse manovrato da funzionari governativi al di sopra.
Tra le testimonianze chiave, c’è quella del narcotrafficante colombiano Alex Cifuentes che aveva sostenuto che lex presidente messicano Enrique Peña Nieto avesse preso una tangente da 100 milioni di dollari da parte di Guzmán. Dai testi con bazooka, agli attentati con il cianuro fino agli intrecci amorosi, il processo a El Chapo Guzmán è stato uno dei più pirotecnici degli ultimi anni: ma, tuttavia, non si è trattato di un film, ma della cruda realtà.