Sul piano rifiuti Pascucci tuona: sancita inadeguatezza delle mappe della città metropolitana. Roma gestisca i suoi rifiuti
Il Sindaco di Cerveteri: Un primo passo ma non ci fermeremo finché tutte le nostre aree vincolate non verranno tolte da quelle idonee per la localizzazione di impianti
Dopo la protesta in Campidoglio e la nostra lettera-appello Stop ai rifiuti di Roma nella Provincia, sottoscritta da 25 Sindaci, 5 consiglieri e 22 amministratori della Città Metropolitana di Roma, 4 consiglieri regionali, 3 parlamentari della Repubblica, 2 parlamentari europei e da numerose associazioni dei nostri territori, finalmente viene sancito nel Piano Rifiuti della Regione Lazio che lambito territoriale di Roma è ristretto al Comune, quindi i rifiuti della capitale che rappresentano il 60% del totale prodotto in regione e che va al 100% a smaltire fuori regione, dovranno essere smaltiti non più nella Città Metropolitana, ma allinterno del Raccordo Anulare. Così il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha commentato le Linee strategiche del Piano rifiuti della Regione Lazio.
Un secondo importante risultato che abbiamo raggiunto continua Pascucci è il riconoscimento da parte della Regione, a chiare lettere nelle linee guida del Piano rifiuti, che le mappe consegnate da città metropolitana non sono la fotografia esatta di ciò che tutela il nostro territorio, poiché non vi sono riportati i vincoli imposti con puntuali decreti ministeriali a tutela del patrimonio archeologico. Avevamo richiesto proprio questa indicazione allAssessore Valeriani nel nostro incontro alla Pisana della scorsa settimana e siamo soddisfatti che emerga chiaramente che i territori di Cerveteri e Fiumicino non sono stati correttamente analizzati.
Si tratta solamente di un primo passo commenta lAssessora allambiente Elena Gubetti ma non ci fermeremo finché le nostre aree, tutte soggette a vincoli archeologici, non verranno tolte da quelle idonee per la localizzazione di impianti e proseguiremo la battaglia con i Sindaci della Città metropolitana affinché si traduca in realtà quanto scritto nel Piano rifiuti, ovvero che i rifiuti della capitale dovranno essere smaltiti non più nella Città Metropolitana, ma allinterno del Raccordo Anulare. Come abbiamo ribadito più volte sono anni che i territori che governiamo subiscono le cattive politiche di gestione dei rifiuti di Roma ed è inaccettabile pensare di individuare la discarica della Capitale al di fuori della stessa. La nostra non è una protesta fine a se stessa: siamo pronti a lavorare insieme per trovare le soluzioni più idonee per chiudere il ciclo dei rifiuti allinterno del nostro ambito territoriale ma non accoglieremo mai i rifiuti di una metropoli che non effettua la raccolta differenziata e che fornisce ai cittadini un servizio inadeguato di raccolta.
Ringraziamo conclude Pascucci tutti i Sindaci, i comitati, le associazioni, gli uomini e le donne delle istituzioni che ci stanno accompagnando in questa battaglia. In queste ore, tra laltro il Comitato #MOBASTAPIZZODELPRETE e il Comitato Fuori pista hanno lanciato una Petizione Popolare al MIBACT affinché riconosca tutto il territorio – già sottoposto al vincolo del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) fino a includere il sito Unesco della Banditaccia dichiarandolo di notevole interesse pubblico ai sensi dellart.136 del decreto Legge 42/2004. Una battaglia anche questa di fondamentale importanza su cui vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza.