I neonati deceduti agli Spedali Civili di Brescia nel reparto di terapia intensiva neonatale sono adesso quattro. Ad aggiungersi un altro bambino, deceduto sabato, che sarebbe stato curato poco dopo la nascita ma non è sopravvissuto. Il Ministero della Salute ha deciso di inviare lispezione dei Nas, mentre lospedale si difende negando che ci si trovi di fronte ad unepidemia. E quanto ribadisce lunità di terapia intensiva neonatale dellOspedale di Brescia, dove un bambino sabato sera è deceduto a causa di uninfezione, la cui natura è ancora sconosciuta. Marco era nato il 4 dicembre, prematuro di 30 settimane: un improvviso shock settico lo ha fulminato e la madre non ha avuto spiegazione dai medici. “Noi non attacchiamo, ma chiediamo di sapere” dice la madre del bambino, sul quale verrà eseguita oggi lautopsia predisposta a chiarire le cause della morte. Marco arriva dopo la morte di altri due neonati, sempre nati prematuri, ma per lospedale “non cè alcuna relazione tra i tre eventi “, come si legge dalla nota della direzione dellOspedale di Brescia. Lo stesso dipartimento è stato nellocchio del ciclone la scorsa estate per un focolaio di infezione da parte di Serratia marcescens che aveva ucciso un neonato.
“Non siamo di fronte a un nuovo caso come questestate” assicurano dallospedale, dove confermano che fino ad oggi le accuse che hanno portato alla morte del piccolo Marco sono sconosciute. “La morte è dovuta alle complicazioni di una grave infezione sistemica (sepsi), di origine ancora indeterminata, nonostante i molteplici test microbiologici effettuati”, si legge nella dichiarazione. Nel frattempo, il ministro della Salute Giulia Grillo ha inviato i Nas a Brescia e ha iniziato lispezione ministeriale agli Spedali Civili.
“È necessario chiarire se esiste una correlazione tra i diversi casi di neonati morti”, spiega il Ministro della Salute, esprimendo le sue condoglianze ai genitori dei bambini. “La verifica – ha spiegato il ministro – è necessaria per chiarire la circostanza delle tre morti e lo dobbiamo a questi bambini che non hanno avuto il tempo di guardare la vita, la loro famiglia che abbraccio in questo momento di dolore, e anche a quelli che lavorano sodo e seriamente ogni giorno in una struttura eccellente come lospedale di Brescia “, ha concluso il ministro. Giulio Gallera, assessore alla salute della Regione Lombardia, è intervenuto anche egli sulla questione e ha istituito una commissione di inchiesta. “Per avviare tutti i controlli necessari per accertare le cause dei tre decessi”, ha dichiarato lassessore al Welfare di Pirellone. “Persino la direzione strategica dellAsst dei Carri Civili di Brescia – ha spiegato Gallera – ha avviato i controlli interni per chiarire le morti: questi controlli iniziali hanno mostrato che i quadri clinici si riferiscono a condizioni di malattia diverse e non sembrano essere correlati. Abbiamo, inoltre, dato immediatamente mandato allAts Brescia – ha concluso il commissario – per attivare una Commissione regionale dinchiesta al fine di avviare i controlli sulle procedure messe in atto “.