Drammatico evento a Reggio Emilia, in via Turri, laddove un incendio è divampato causando due morti e un totale di 41 intossicati: due bambine di 3 e 6 anni sono gravi.
Le fiamme di questo improvviso incendio, secondo le prime ricostruzioni, si sono diffuse a partire dai seminterrati del civico 33: una tragedia inattesa e gravissime su cui ora si dovrà fare adeguatamente luce.
Il dramma di via Turri è iniziato stanotte, quando questo incendio impetuoso ha spento la vita di due persone, un uomo e una donna, entrambi nordafricani, che sono purtroppo deceduti per gli effetti di questo grosso incendio.
Tutto ha avuto inizio intorno a mezzanotte presso le cantine del condominio che si trova a civico 33 e nel particolare nellambito di una palazzina di quattro piani. Sono risultate intossicate due bambine di 3 e 6 anni ad un livello di gravità piuttosto evidente: entrambe sono state portate in cliniche ospedaliere: una allospedale Niguarda di Milano e unaltra a Fidenza.
Nella stessa città di Fidenza, in virtù della presenza di una camera iperbarica, è stata trasportata anche una donna che versa in condizioni molto serie e un altro uomo le cui condizioni sono di media gravità. Nel totale sono 37 le persone che invece sono stata trasportate presso lospedale di Reggio, laddove sono state accolte in codice giallo. Ammontano invece a undici i minori rimasti coinvolti nellincendio.
Stando ai primi test ed alla prime verifiche, sembrerebbe che il fumo, propagandosi dalle cantine, si sia poi diffuso in tutto il condominio rendendo di fatto poi laria irrespirabile. I due nordafricani sono deceduti proprio in quanto soffocati dalle esalazioni dellincendio.
Immediatamente recatisi sul luogo per domare le fiamme, i vigili del fuoco con squadre da Reggio, S. Ilario e Guastalla hanno eseguito i controlli di rito e accertato il bilancio dei feriti che, al momento, resta stabile. Sono in corso di completamento tutte le doverose operazioni di bonifica delle cantine entro questa mattinata.
Secondo quanto si apprende, lorigine della tragedia potrebbe essere derivata dalluso, sempre più elevato, delle cantine dei palazzoni di via Turri come dormitori da parte di immigrati, clandestini e non, con tanto di un caso (tutto da accertare) di una sorta di vero e proprio racket dei posti letto.