Il centro massaggi dai servizi un po “speciali” è un cliché abbastanza diffuso negli ultimi anni, specie quando i gestori di queste attività provengono dallestremo oriente. Ma questa volta, a Roma, il detto “vox populi vox dei” ha assunto una valenza empirica incontrastabile.
Siamo nel quartiere Garbatella, nella Capitale, dove un centro massaggi a gestione cinese di via Prospero Alpino si è rivelato come qualcosa di più di ciò che appare. A scoprirlo i carabinieri del gruppo operativo piazza Dante di Roma, che in seguito agli accertamenti hanno disposto i sigilli per la struttura martedì scorso. I militari sono riusciti a risalire alle attività extra ed illecite del centro massaggi, dopo aver seguito i movimenti di una persona, cliente del negozio, che frequenta le zone dellEsquilino. Da lì i carabinieri sono giunti ??nel quartiere della Garbatella, trovandosi di fronte a quello che solo in apparenza era un centro estetico, nascondendo in realtà unattività da casa a luci rosse.
Pochi dubbi per i militari per quanto riguarda i reali servizi che venivano offerti presso il centro massaggi della Garbatella. Dietro ai normali trattamenti di benessere pubblicizzati, anche attraverso gli annunci sulla rete, cera una donna cinese che in realtà si prostituiva, gestita e controllata dal proprietario del centro massaggi, un connazionale di 30 anni.
La donna, che tratteneva il denaro concordato per ogni singolo servizio, è stata denunciata a piede libero con laccusa di sfruttamento della prostituzione. Luomo seguito, fermato dai carabinieri, ha confermato di aver accettato di pagare una somma aggiuntiva rispetto a quanto dovuto per il semplice massaggio, proprio al fine di ricevere altri tipi di servizi, extra ed illegali.
In seguito alle indagini, durante la quale sono stati sequestrati anche 2.500 euro in contanti, considerati i proventi dellattività illecita gestita dal trentenne, i carabinieri hanno disposto di applicare i sigilli allingresso del locale.