In piena campagna elettorale per le primarie Pd, che si terranno con tutta probabilità a marzo, lex premier Paolo Gentiloni prende posizione ammettendo il suo appoggio al candidato Nicola Zingaretti. “è coraggioso”, ed è “la maggiore novità”, ha detto Gentiloni sullattuale governatore del Lazio, al contrario definisce “fantascienza” una candidatura a premier per se stesso.
Ma non solo, nella sua intervista a Circo Massimo, su Radio Capital, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, Gentiloni ha affrontato diverse tematiche, a partire dalleconomia, fino ad arrivare alla politica di Salvini con lEuropa, che secondo il deputato Pd ed ex premier “non porta da nessuna parte”, se non allisolamento.
“È stata una scelta coraggiosa di Zingaretti, nessuno si candidava a guidare il Pd. Ha un tasso di novità che è importante in questi casi, maggiore di quello di altri pure validi, che vedremo se si candideranno; se Minniti e Martina si candidano non parlerei mai male di loro, sono stati miei ministri”, spiega Gentiloni. E sgombra il campo da voci su una sua candidatura alla presidenza del Consiglio: “Io candidato premier? Al momento è fantascienza”. Mentre sullipotesi di separare il ruolo di segretario da quello di candidato premier risponde: “Ormai nessun partito italiano realisticamente può avere un segretario che aspiri a fare il premier. Conte non era segretario di qualche partito…Di Maio e Salvini lo avrebbero fatto in caso di vittoria? Vincere da soli con lattuale legge elettorale è altamente improbabile”. Si augura, in ogni caso, che il congresso del Pd si faccia prima possibile “entro gennaio o febbraio, ce la stiamo prendendo troppo comoda”. Del resto per lex premier “con questi numeri ballerini della maggioranza al Senato, meglio tenersi pronti” a uneventuale caduta dellesecutivo gialloverde. “Se cade il governo vedo elezioni. I contraenti del governo nazionalpopulista hanno un comune destino, una distinzione tra parte buona e cattiva di loro al momento è fuori dal mondo”, afferma. E conclude: “Se saltano perché non possono mantenere le promesse elettorali è inevitabile andare al voto, anche se naturalmente decide il presidente della Repubblica”. “Prima che con lEuropa, vedo il rischio di un cortocircuito per leconomia italiana. Di questa manovra non mi preoccupa tanto il 2,4%, ma che ci si arrivi con misure che danneggiano il lavoro e chi crea lavoro, provvedimenti che mettono a rischio il risparmio”, risponde poi a una domanda sulla legge di bilancio. Quanto al pericolo corso dai risparmi dei consumatori italiani, aggiunge: “I fondamentali delleconomia sono buoni, ma sta di fatto che lo spread a 300 è come la febbre a 39. Può capitare di averla, ma se ce lhai per quattro mesi, poi cara ti costa”. Gentiloni teme inoltre che la politica del ministro dellInterno nei confronti dellEuropa conduca lItalia a un isolamento rischioso: “Tanti nemici tanto onorè è una frase di Salvini che, a parte i richiami storici, non ci porta da nessuna parte”, afferma. E sottolinea: “Cè lisolamento italiano negli ultimi cinque anni cè stato un braccio di ferro continuo con Bruxelles e ora la Commissione fa fatica ad accettare il noi tiriamo dritto di questo governo”.