Il 10 Novembre è unaltra giornata importante per lItalia. Spero che sabato siano tanti in piazza con le donne, perché è il momento che soprattutto gli uomini si facciano protagonisti della lotta per la libertà e i diritti delle donne. Mai più deleghe. Soprattutto in una fase pericolosa come quella che viviamo in Italia, dove invece di conquistare campo in tema di libertà e diritti, rischiamo di fare giganteschi passi indietro. Lo scrive Nicola Zingaretti in un articolo pubblicato sullHuffingtonPost.
È, questo, uno degli aspetti più inquietanti nelle politiche del governo. Per affrontare questa fase prosegue Zingaretti – serve anche da parte del Partito Democratico unassunzione di responsabilità: il Pd da anni non ha più una Conferenza Nazionale delle Donne, un errore che ha impoverito le nostre politiche e la nostra capacità di elaborare risposte su una grande questione di giustizia e progresso, come quella della cittadinanza delle donne. Il prossimo congresso dovrà essere loccasione anche per rimediare a questa mancanza e definire il Pd come soggetto politico protagonista nella lotta per luguaglianza e i diritti delle donne. La politica ha bisogno della loro forza, straordinario motore per il cambiamento, come dimostrano anche le ultime elezioni negli Usa.
Siamo un Paese che vive quotidianamente il dramma di violenze e femminicidi ricorda Zingaretti – e lingiustizia delle differenze di genere nella retribuzione, nelle occasioni di lavoro, nella divisione del tempo dedicato al lavoro familiare. LItalia in questi anni non è cambiata quanto le donne avrebbero meritato. E purtroppo questo governo rischia di peggiorare la situazione. Era già evidente nel contratto che Lega e M5S hanno siglato alla sua nascita, dove il lavoro di cura è delega esclusiva alle donne. A chiarire ancor meglio la cultura patriarcale dellattuale governo sono seguite scelte sbagliate, come quella di non rifinanziare il congedo di paternità, le incredibili esternazioni scrive lesponente Pd – del ministro alla Famiglia e la proposta di legge su affido condiviso proposta dal senatore Pillon e firmata dalla maggioranza in Commissione Giustizia al Senato. Una proposta pericolosa, che va fermata, perché rischia di generare conseguenze gravissime, non solo sulle donne, ma anche sui figli i cui interessi vengono rimossi dal ddl, di innescare conflitti dolorosi tra coppie, e consentirà le separazioni solo a chi se lo può permettere. Chiamano in causa le relazioni tra uomini e donne conclude Zingaretti – il rispetto, la libertà, luguaglianza, lo sviluppo. Per questo è importante che il 10 novembre tanti uomini scendano in piazza a fianco alle donne.